Selfin-Ibm in bilico tra vendita e riconversione
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Selfin-Ibm in bilico tra vendita e riconversione
Accelerazione delle trattative di vendita, oppure un percorso risolutivo diversificato nell'ambito di Ibm: storia dell'industria casertana Selfin (servizi informatici) si ritrova ormai di fronte ad un bivio. A seguito dell'incontro di ieri all'Unione degli industriali di Roma, non hanno trovato conferma da parte del responsabile delle risorse umane della multinazionale, Luigi Bagordo, le voci sulla vendita dello stabilimento di via Ponteselice; nel contempo, però, non sono emerse notizie confortanti sulla gestione degli ammortizzatori sociali dato che il primo gennaio prossimo la new entry Albis potrà partecipare a parità di diritti, con le consociate Sellfin e Sistemi Informativi, alle sorti del colosso dell'informatica. E lo farà in modo del tutto singolare avendo Albis dichiarato di non accettare i contratti di solidarietà in vigore fino a febbraio per Selfin e Sistemi Informativi, e avendo la stessa deciso di affidare alla Fiom il compito di definire la questione ad un tavolo separato. Per questo la riunione di ieri (presente, oltre i segretari nazionali regionale e territoriali della Filcams Cgil, il rappresentante dell'Unione degli industriali di Caserta Chiello) non poteva essere esaustiva dei tanti problemi sul tappeto. Le parti hanno preferito rinviare il confronto alla sede ministeriale, con i rappresentanti dei lavoratori, le tre consociate, la multinazionale e la Regione Campania. «Quanto alla vendita di Selfin - dice il segretario regionale Carpino - si è trattato solo di una simulazione perchè bisognerà ancora verificare quale tipo di produzione potrà essere eventualmente ceduta. Si è parlato di due interessamenti, ma la situazione è ancora fluida. Quello che adesso occupa maggiormente è il problema dei contratti di solidarietà cui si dovrà comunque dare una risposta». Anche il delegato della Rsu Anziano manifesta cautela. «Sorprende questa iniziativa di Albis che non cede sui contratti ma che vuole una continuità dei posti di lavoro per 12 mesi. Ebbene questa posizione, nell'ambito dei rapporti tra le tre consociate, va chiarita da parte del referente sindacale nazionale prima che sia troppo tardi». Non a caso è stata già organizzata un'assemblea alla Selfin per il 18 novembre, e al dibattito è garantita la partecipazione della segretaria nazionale della Filcams Flora Carlini. Il tutto avverrà con un certo anticipo rispetto all'apertura del tavolo negoziale ministeriale che con molta probabilità sarà fissato entro la prima decade di dicembre. La parola d'ordine, per adesso, è cercare una soluzione che contempli pari condizioni e pari opportunità. Riflettendo su di una preoccupazione significativa come quella avvertita nell'interrogazione parlamentare dall'onorevole Sergio Gambini. Là dove si annota che per la vertenza Selfin «i dati dell'anno corrente fanno presagire un aggravio delle perdite alla chiusura di settembre che porterà ad una dichiarazione di esubero strutturale con gravi conseguenze per i dipendenti e per il tessuto produttivo cui l'impresa rende servizi». |