9/12/2004 ore: 11:05
Scure Antitrust su Lottomatica e Sisal
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mercoledì 8 dicembre 2004 Pagina 29 - Economia Scure Antitrust su Lottomatica e Sisal "Si sono spartite giochi e scommesse" L´Antitrust, garante della corretta competizione tra le imprese, aveva acceso un faro sulle due società a luglio del 2003. Lottomatica gestisce - tra le altre cose - Enalotto, Totogol, Tris e ovviamente il Lotto (una specie di monumento nazionale, essendo nato nel 1863). La Sisal invece Superenalotto, Totip, Totocalcio e Totogol, oltre alle scommesse ippiche. In questo anno e mezzo, le indagini Antitrust hanno rivelato che Lottomatica e Sisal si sono suddivise il mercato, rinunciando ad una sfida effettiva sul fronte di Lotto e Superenalotto. Di più: alcuni giochi da ricevitoria (come gli ex Coni, il Tris e Formula 101) sarebbero stati gestiti insieme. Il presidio della rete distributiva è solo l´ultima barriera, pensata per impedire ai concorrenti di mettere piede in questo giardino privato, protetto. «In occasione della gara per la gestione dei giochi già gestiti dal Coni - scrive così l´Antitrust - Sisal e Lottomatica hanno ostacolato l´ingresso di due concorrenti (Formula Giochi e G-Tech)». L´indagine ha dimostrato che Sisal e Lottomatica hanno stretto questo patto sotterraneo a ottobre 2001, rinnovandolo anche dopo che l´Antitrust ha aperto il caso (cosa che è sempre un´aggravante). Ora l´Antitrust invita le due aziende a pentirsi. Entro 90 giorni, dovranno comunicare che cosa hanno fatto per rimediare al loro strapotere. L´Antitrust detta la linea: Lottomatica e Sisal sono tenute ad «eliminare ogni vincolo nei confronti dei ricevitori per la raccolta dei concorsi pronostici a base sportiva». Proprio i ricevitori dovranno essere liberi, così, di «affiliarsi alle reti di terzi operatori». Obiettivo è riportare il vento benefico della concorrenza nella grande giostra dei giochi, che spinge gli italiani a spendere 15 miliardi l´anno (nel 2003). Ma le due aziende non sembrano dell´idea di abbassare la testa. Lottomatica ricorda la «storica rivalità» che l´oppone a Sisal e nega intese perverse. La società ricorda, tra l´altro, di «aver sempre offerto condizioni competitive ed economicamente allettanti ai ricevitori, senza restrizioni alla loro attività». Pronto, quindi, il ricorso al Tar. La Sisal parla di «equivoco» e accusa l´Antitrust di non aver compreso il ruolo dei Monopoli di Stato, «vero gestore dei giochi pubblici italiani, e del ruolo svolto da Sisal, di conseguenza». |