8/11/2004 ore: 10:26

Scioperano i lavoratori Billa-Standa

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Domenica, 7 Novembre 2004
CARMIGNANO DI BRENTA 300 dipendenti in esubero e rischio di chiusura per 29 filiali
Scioperano i lavoratori Billa-Standa
Presidio davanti alla sede centrale
Carmignano di Brenta

(M.C.) Dalle 7 del mattino per cinque ore una cinquantina di lavoratori provenienti da mezzo Veneto hanno dimostrato pacificamente davanti alla sede centrale per l'Italia della società Billa che si trova a Carmignano di Brenta lungo la strada statale Postumia. Sono i dipendenti della Standa, acquisita dalla Billa, che ha dichiarato 300 esuberi e 29 filiali del gruppo a rischio di chiusura. Impossibile qualsiasi trattativa per una mediazione rispetto alla scelta drastica dell'azienda austriaca e così le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proclamato uno sciopero, per tutta la giornata di ieri, in tutte le filiali sia Standa che Billa. Nella nostra regione sono più di una settantina. Nel centro commerciale il supermercato Billa era comunque in funzione. I dipendenti hanno presidiato l'ingresso dell'ampio parcheggio distribuendo ai clienti i volontini con indicate le ragioni della mobilitazione.

Secondo i sindacati la linea da seguire sarebbe quella del rilancio del gruppo non dei tagli e delle chiusure che rappresentano una decisione unilaterale. Inoltre si chiede la salvaguardia delle condizioni dei lavoratori attraverso il rinnovo del contratto integrativo per tutti i lavoratori del gruppo Billa-Standa senza andare a penalizzare il trattamento in essere ed i diritti già acquisiti. I sindacati sottolineano che Billa ha abbassato il trattamento economico e normativo degli ex dipendenti Standa, portandoli dal primo ottobre al livello del vecchio contratto integrativo Billa, ormai scaduto, e che l'azienda non intende rinnovare. La mobilitazione dei dipendenti si è svolta in modo civile e pacato, senza tensioni, anche se comprensibilmente la rabbia per chi rischia il posto di lavoro, è veramente tanta. La maggior parte dei lavoratori hanno famiglia per la quale uno stipendio è vitale.







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