Sciacca. Torre Macauda, iniziativa dei dipendenti: "Datelo in gestione a noi"
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Torre Macauda, iniziativa dei dipendenti: "Datelo in gestione a noi"
SCIACCA. (gp) Hanno costituito una cooperativa e si sono fatti avanti per la gestione dell'albergo, nella stagione turistica che ormai è alle porte, i dipendenti dell'hotel "Torre Macauda" di Sciacca. Per i prossimi giorni è attesa la decisione su chi gestirà l'albergo (il termine per la presentazione delle offerte è già scaduto) a seguito della confisca dei beni dell'ingegnere Giuseppe Montalbano. Il giudice che se occupa è la dottoressa Chiara Coppetta Calzavara, del tribunale di Agrigento, la quale ha nominato custode giudiziario il professore Alberto Stagno D'Alcontres, di Palermo. C'è un collegio di esperti che esamina le offerte. Poi sarà il giudice a decidere. Anche la Procura della Repubblica di Sciacca sarà chiamata a dare un parere. La Cgil provinciale mette le mani avanti e chiede certezze sul destino occupazionale dei lavoratori giudicando "intollerabile che a pagare il prezzo delle disavventure giuridiziarie ancora pendenti a carico di uno dei soci della cooperativa proprietaria dell'immobile debbano essere i lavoratori". E' stato il segretario provinciale, Piero Mangione, a far notare che "il bando contiene solo un generico riferimento alla "salvaguardia dei livelli occupazionali" che è cosa ben diversa dal garantire la prospettiva di lavoro ed il mantenimento della professionalità acquisita da questi 120 lavoratori che hanno fin quì ben gestito la struttura alberghiera". La scorso anno è stata una cooperativa siciliana, adesso in liquidazione, a gestire l'albergo. I lavoratori seguono la vicende con molto interesse e nei giorni scorsi si sono riuniti più volte presso la sede della Cgil saccense. "Il sindacato - dice Franco Colletti, segretario della Cgil di Sciacca - chiede anzitutto che siano mantenuti gli attuali livelli occupazionali e questo a prescindere da chi gestirà l'albergo. Se dovessero essere gli attuali dipendenti potrebbero farlo molto bene grazie ad un operatore turistico con il quale sono già in contatto". La Cgil è presente nella vicenda anche con i vertici provinciali della Filcams, Gerlando Spataro e Franco Gangemi. La confisca dei beni dell'ingegnere Giuseppe Montalbano è stata disposta nel settembre dello scorso anno dal tribunale di Agrigento. E' stato proposto appello a quella sentenza e dunque ci sarà un secondo grado di giudizio da parte della Corte d'Appello di Palermo. Montalbano è attualmente sotto processo a Sciacca per associazione mafiosa, accusato di avere favorito la latitanza di Salvatore Di Gangi. Giuseppe Pantano
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