1/10/2002 ore: 11:49
Roma crea più lavoro di Milano
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1° ottobre 2002
REGIONI E OCCUPAZIONE
Nel Lazio il maggior numero di posti (67mila in un anno) - Segue la Campania mentre la Lombardia perde il primato
Roma crea più lavoro di Milano
Il calo dei servizi frena il Nord - Al Sud tasso di disoccupati dieci volte superiore al Trentino-Alto Adige
Guido Palmieri
MILANO. Roma batte Milano.
L’analisi regionale dei dati
Istat sul mercato del lavoro —
relativi allo scorso luglio — segna
un’inversione di tendenza
ai vertici della graduatoria. Nelle
rilevazioni precedenti la Lombardia
aveva sempre fatto il pieno
di nuovi occupati confermando
il ruolo di locomotiva sul
versante del lavoro. A luglio si
deve accontentare del terzo posto
scavalcata, oltre che dal Lazio
anche dalla Campania. A
Roma e nelle altre province laziali
sono stati, infatti, creati
67mila nuovi posti rispetto al
luglio del 2001, in Campania
53mila e in Lombardia "solo"
38mila. Un risultato, quest’utlimo,
distante dalle precedenti
performance: sempre su base annua
la crescita era intorno a
85/90mila occupati in più.
La prestazione, sempre positiva
ma meno brillante del passato,
si inquadra nel rallentamento
più complessivo registrato
nel Nord Italia dove l’industria
ha continuato a creare
nuova occupazione (+77mila
unità) ma, per la prima volta,
a soffrire sono soprattutto i
servizi che chiudono in perdita
(-21mila).
Appare più debole, sempre
rispetto ai mesi precedenti,
l’incremento di occupati in altre
aree "forti" come il Veneto
(+10mila) e altre mettono a
segno risultati negativi (per
esempio la Liguria perde 19mi-
la occupati e il Friuli-Venezia
Giulia 3mila). Un ulteriore dato
che evidenzia le difficoltà
collegate alla frenata produttiva
è l’aumento del tasso di
disoccupazione in Lombardia,
passato dal 3,8% di aprile al
4,1% di luglio: nel complesso
le regioni del Nord Ovest devono
fare i conti con un incre-
mento dei senza lavoro passati
dal 4% dell’anno scorso all’attuale
4,5%. È andata meglio
nelle regioni del Centro Italia
(+89mila nuovi addetti), con le
Marche superstar (+18mila) e
la Toscana che continua una
tendenza positiva (+10mila)
che si è andata consolidata negli
ultimi mesi. Come pure quella del
Lazio che con 67mila nuovi occupati
è la regione che, a luglio, ha ottenuto
i migliori risultati a livello nazionale:
un risultato a cui hanno concorso
sia l’industria (+26mila) sia i servizi
(+50mila).
Se si escludono Abruzzo e
Sardegna, che perdono occupati,
tutte le altre regioni del Mezzogiorno
hanno incrementato il lavoro a
cominciare dalla Campania
(+53mila). Il Sud ha "aggiunto"
121mila posti in un anno, una
crescita sostenuta dall’industria e
soprattutto dai servizi. Resta, però,
l forte divario con il Nord con tassi
di disoccupazione di 10 volte superiori
tra un’area e l’altra: si va, infatti, dal
2,5% di senza lavoro del Trentino-
Alto Adige al 23,7% della Calabria.