Rimini. Salvamento: Cgil contro Regione

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Salvamento: Cgil contro Regione |
RIMINI - “Siamo contrari ad una ordinanza balneare della Regione che preveda una gestione a macchia di leopardo, diversa da comune a comune, per quanto riguarda il servizio di salvamento. Siamo altresì contrari al divieto di accesso dall’una alle cinque di notte della spiaggia”.Lo afferma Gianfranco Mancini responsabile della Filcams-Cgil di Rimini. Sotto accusa, per la Filcams-Cgil di Rimini, la bozza di ordinanza balneare che dovrà essere approvata dalla Regione entro poche settimane.“La sensazione - si legge in un documento della segreteria Filcams Cgil di Rimini - che se ne ricava è che i problemi del turismo siano spesso demandati, dalla Regione, a chi ha magari più dimestichezza con i salumi ed i cotechini del Reggiano e del Modenese (con tutto il rispetto) piuttosto che con il turismo balneare”.Nel merito, per la Filcams-Cgil, “si ripropongono modalità organizzative del servizio di salvamento peggiorative rispetto agli anni precedenti, dopodiché, con una sorta di scarica barile, si precisa che i Comuni possono proporre miglioramenti con il rischio di avere orari, periodi, modalità organizzative di un servizio importantissimo per la sicurezza dei bagnanti organizzato a macchia di leopardo con modalità diverse da Comune a Comune”.La Regione - aggiunge il documento - “che nell’ordinanza addirittura avoca a sé il permesso per riparare una doccia, non si assume la responsabilità di emanare norme precise sul salvamento illudendosi che così facendo di non scontentare nessuno”. Mancini precisa poi che “c’è la proposta di interrompere il servizio di salvamento nel 50% delle postazioni di salvataggio, perchè ci sarebbe poca affluenza di turisti, dalle 9.30 alle 10, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 18.30; e non viene indicato a quale distanza devono essere le postazioni di salvataggio. La bozza di ordinanza prevede il servizio di salvamento dal 24 maggio al 14 settembre noi chiediamo l’attivazione del servizio nei week/end dal 1° maggio fino al 28 settembre”.La Regione poi - aggiunge il documento della Filcams-Cgil - “ripropone un assurdo divieto di accesso alla spiaggia nelle ore notturne per ragioni di sicurezza e contemporaneamente demanda alla volontà dei singoli Comuni l’eventuale attuazione di un servizio di salvamento sulle spiagge libere, anche in quelle con maggior affluenza di bagnanti.La Filcams-Cgil si auspica “che la Regione, con molta responsabilità, si accinga a valutare in modo serio e responsabile queste proposte per evitare il riproporsi sulla spiaggia di un’estate carica di tensione e contrapposizioni che certamente non favoriscono l’immagine della nostra Riviera”.
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