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 martedì 16 novembre 2004
sezione: ECONOMIA ITALIANA - pag: 18
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Standa e Billa nella centrale acquisti Maxipolo in Europa Rewe si allea con Conad
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MILANO • La cessione del gigante francese Auchan del ramo alimentare di Rinascente da parte di Ifil è stata appena conclusa, che già riparte la corsa alle alleanze nella grande distribuzione italiana. E stavolta il ruolo cardine lo gioca il gruppo a base cooperativa Conad, sia in Italia che sul fronte internazionale.
Nei giorni scorsi è stata infatti siglata un'alleanza strategica tra Conad e la Rewe Italia, ossia la rete che il gigante tedesco ha nel nostro Paese dopo l'acquisizione di Standa alimentare da Fininvest e lo sviluppo della rete Billa nel Nord-Est (180 negozi Standa e 70 Billa). A Rewe fanno anche capo i circa 200 hard discount della catena Penny.
Ebbene — come conferma Camillo De Berardinis, amministratore delegato del gruppo cooperativo — Rewe Italia aderisce al consorzio nazionale Conad, che gestisce gli acquisti del gruppo, anche se non ci sarà la cessione dell'uso delle insegne (Conad, Margherita). In pratica i rappresentanti di Rewe Italia parteciperanno come soci alle attività Conad, senza però che ci siano integrazioni nella gestione diretta delle reti di vendita. Le sinergie riguarderanno aree chiave come gli acquisti o la logistica. Conad ha oggi una quota di mercato del 9,4% (stime Iri-Infoscan sulla distribuzione moderna) a fonte del 2,2% di Rewe Italia. Il giro d'affari si aggira sui 7 miliardi.
La Rewe Italia ha un giro d'affari di 1,1 miliardi di euro e — come ricorda Francesco Rivolta, componente del top management — dopo aver completato la ristrutturazione di Standa alimentare si prepara a investire: entro il prossimo anno dovrebbero aprire i battenti cinque centri commerciali e otto supermercati.
Nello stesso tempo Conad (che fa parte della centrale acquisti europea Lucie insieme con Leclerc e Système U) è il cardine dell'operazione che vede l'ingresso del gruppo Rewe (40 miliardi di giro d'affari) nell'orbita di Lucie.
Decolla così una struttura distributiva cui fa capo un giro d'affari di 90 miliardi di euro circa e il 9% di quota aggregata di mercato in Europa.
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