Ragusa. Lotta al lavoro nero: avviata campagna di sensibilizzazione

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3 giugno 2004 |
ragusa |
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Azione sindacale Lotta al lavoro nero, avviata campagna di sensibilizzazione
Campagna della Filcams Cgil, la sigla sindacale che si occupa dei settori riguardanti il commercio e i servizi, contro il lavoro nero. In special modo per assicurare l'emersione dal sommerso e garantire la regolarizzazione di posizioni poco chiare. E' questo il senso del messaggio diffuso dal segretario provinciale di categoria, Angelo Tidona, attraverso una capillare azione di pubblicizzazione degli interventi che chi è alle prese con questa piaga può mettere in atto. Ovviamente, si fa riferimento ai protocolli d'intesa che occorrerebbe redigere, così come fatto in passato, con le associazioni di categoria nel tentativo di accompagnare in maniera adeguata l'emersione dal sommerso. Una cosa è certa. La piaga è presente. Ed è presente in settori come quello del commercio in cui si determinano, per tale ragione, fenomeni di concorrenza sleale. E' la prima volta che la Filcams Cgil decide di uscire allo scoperto in maniera così eclatante. Segno, insomma, che la situazione va assolutamente monitorata per evitare l'insorgere di preoccupanti anomalie. Nei giorni scorsi, tra l'altro, proprio sul lavoro nero, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil avevano evidenziato che «occorre nuovamente attivare una maggiore sinergia tra gli enti interessati ai controlli, per garantire un monitoraggio efficace sul lavoro nero in tutto il territorio provinciale». Anche delle recenti indagini condotte dagli istituti preposti ai controlli, hanno consentito di riscontrare come la piaga del lavoro non regolare sia particolarmente radicata. La questione, insomma, è venuta nuovamente a galla in tutta la sua gravità. «Bisogna adoperarsi - sostengono i sindacalisti - per l'adozione di nuove iniziative al fine di fronteggiare una piaga che, purtroppo, rischia di annichilire una economia già alle prese con parecchi problemi come quella dell'area iblea». Il lavoro sommerso si è trasformato in uno degli argomenti di più scottante attualità anche nella nostra provincia. Negli ultimi tempi, inoltre, i sindacati hanno avuto la possibilità di riscontrare come siano molti i soggetti che denunciano con sempre maggiore forza e determinazione situazioni di illegalità diffusa che rischiano di far incancrenire il nostro sistema socioeconomico. Le azioni di conoscenza, denunzia e contrasto di questa piaga sono state condotte con ammirevole buona volontà da una pluralità di attori locali che tuttavia, mancando una struttura di coordinamento unica, sono giocoforza costretti ad agire autonomamente, disperdendo spesso le energie. L'avvio dell'azione di monitoraggio da parte di commissioni competenti potrebbe contribuire ulteriormente ad evitare che l'attività fin qui svolta possa essere vanificata. G. L.
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