Pulizie, un colosso sotto la Mole Accordo Palmar-Onama per operare in Brasile e in Germania Giovanni Monaco. Avrà sede a Torino il più grande gruppo italiano nel settore dei servizi ambientali integrati. Nasce infatti dall’accordo tra Palmar e Onama, il colosso nazionale delle pulizie, dell’igiene aziendale e per la pubblica amministrazione. Un’azienda con 2mila dipendenti, un fatturato consolidato di 110 miliardi e - grazie all’intesa annunciata ieri all’Unione industriale - con «un notevole incremento delle potenzialità. Se la tendenza attuale risulterà confermata, pensiamo di poter procedere a circa 200 assunzioni l’anno», ha spiegato l’amministratore delegato Massimo Diamante. I termini dell’accordo? L’Onama, colosso milanese della ristorazione collettiva e dei servizi (circa mille miliardi di fatturato di previsione) ha acquisito il 51 per cento della Palmar, azienda torinese di pulizie industriali. Il 50 per cento delle quote è stato ceduto dalla famiglia De Finis, che così esce dalla compagine aziendale, e la famiglia Diamante ha venduto l’1 per cento in modo da mettere la maggioranza nelle mani di Onama. Quest’ultima, a sua volta, ha ceduto il 100 per cento di Sgs, suo braccio nel ramo delle pulizie, a Palmar. Così, sotto la Mole, adesso si concentra la più imponente batteria di scope, spolverini, ma soprattutto grandi macchinari per la pulizia industriale di tutta la Penisola e il più grande esercito di professionisti dell’igiene. Un gruppo di medie dimensioni, se paragonato ai mastodonti in giro per l’Europa, ma che mira a crescere soprattutto sui mercati brasiliano e tedesco. A illustrare l’acquisizione, ieri c’erano il presidente di Onama Mario Bianchi e l’amministratore delegato di Palmar Diamante. Il quale ha spiegato che «negli ultimi cinque anni abbiamo assunto circa 600 persone a tempo indeterminato. È vero che nel nostro settore la manodopera è la componente predominante del fatturato, però mi pare un risultato di tutto rispetto». Tra i grandi clienti di Palmar, c’è ovviamente la Fiat, che l’azienda con sede a Cascine Vica ha seguito anche negli stabilimenti all’estero. Bianchi ha chiarito che «per Onama quello delle pulizie industriali sta diventando un settore sempre più importante. Ormai la ristorazione, per noi, non rappresenta che il 50 per cento del fatturato, il 40 per cento del quale è sviluppato proprio qui nel Nord Ovest, con una percentuale predominante del Piemonte». Onama lavora per ospedali, aziende, scuole in tutta la Regione: «Credo che quasi nessun abitante piemontese - dice Bianchi - nella vita non abbia mai mangiato almeno un pasto uscito dai nostri stabilimenti». Onama è anche presente nel settore dei buoni pasto e, recentemente, ha costituito una filiale in Brasile (dove Fiat ha aperto i suoi stabilimenti) e adesso punta alla Germania, anche alla luce dell’accordo tra il Lingotto e la Gm. Onama, forte di tutte le attività che ha messo in campo, adesso punta alla borsa e conta di arrivare alla quotazione per il 2003. Chiaro che l’accordo con Palmar rafforza non poco il gruppo milanese in un settore nel quale non era ancora leader nazionale: la copertura sul territorio nazionale, adesso sarà estesa in modo più incisivo, con una presenza di livello interregionale. «L’ampliamento della struttura organizzativa - continua Diamante - consentirà inoltre la presa in carico di un numero sempre maggiore dei collaboratori esterni. Un grande vantaggio che ci permetterà di aggredire al meglio il mercato d’oltrefrontiera».
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