4/12/2007 ore: 11:38
Prezzi: mobilitazione sindacale
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Che il lievitare del costo della vita, certificato dall´Istat al 2,4 per cento, sia un problema Cgil, Cisl e Uil lo dicono da tempo: oggi però le segreterie unitarie si riuniscono per fissare nei dettagli la piattaforma d´azione. «Al governo chiediamo di aprire subito un confronto su tre questioni- dice Marigia Maulucci, segretario confederale della Cgil - i contratti e la politica dei redditi, certo, ma anche prezzi e tariffe e interventi fiscali. Non possiamo più combinare una crescita che non c´è, o che si è ridotta di molto, con un´inflazione che sale: la miscela è esplosiva». Molto esplicito anche Raffaele Bonanni, leader della Cisl: «Tutto è fuori controllo - afferma - dove sono i "soloni" che ci hanno detto di volta in volta che bisogna tagliare, che bisogna dare meno salari, che bisogna ridurre la spesa? Quanto costa oggi questa inflazione ad paese, come il nostro, che ha un debito elevatissimo? Spero che Prodi si renda conto che bisogna discutere subito attorno un tavolo e decidere: se non lo volesse fare noi indichiamo anche la strada della mobilitazione». Ma una richiesta di intervento immediato arriva anche dalle associazioni dei consumatori: Federconsumatori e Adusbef hanno preparato un decalogo delle cose da farsi. Si va dalle pressioni alla Bce affinché non aumenti il tasso di sconto per evitare conseguenze sui mutui a tasso variabile, alla richiesta d´intervento fiscale sul carburante. Dal blocco degli aumenti Fs per i pendolari, alle tariffe sociali su luce e gas. Un altro suggerimento al governo arriva dalla Cia, la confederazione degli agricoltori che propone l´etichetta a doppio prezzo (origine e dettaglio) per i prodotti agro-alimentari. Quanto al lato finanziario, chiamate in causa dal ministro Bersani che fa un appello affinchè banche e assicurazioni facciano la loro parte, Corrado Faissola, presidente dell´Abi fa sapere che «nei primi nove mesi dell´anno sono stati rinegoziati da parte degli stessi istituti che avevano stipulato il mutuo ben 42.000 contratti: il sistema bancario - ha detto - non è stato fermo». |