Previdenza: Tra le priorità l’innalzamento dell’età pensionabile
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Giovedì 1 Febbraio 2001 italia - politica ---pag---8 Tra le priorità della riforma l’innalzamento dell’età pensionabile
ROMA Innalzamento dell’età pensionabile, netta separazione tra previdenza e assistenza, allineamento delle aliquote contributive e abolizioni dei privilegi per piloti, elettrici, telefonici e per il personale dei trasporti. Il tutto accompagnato da una soluzione definitiva al problema delle pensioni di anzianità, dall’allungamento del «periodo da prendere in considerazione ai fini del calcolo della pensione» e dal potenziamento delle strutture di accertamento e di esazione dei contributi. Sono queste le indicazioni dalla Corte dei conti per l’ormai «indifferibile» nuova riforma delle pensioni.
Ma le osservazioni della Corte non si esauriscono qui. I magistrati contabili esprimono più di una perplessità sul mantenimento in vita dell’attuale modello a ripartizione: «Un sistema che, essendo basato sul rapporto tra lavoratori attivi e pensionati, non sempre appare in grado di fornire le necessarie garanzie per un sicuro equilibrio finanziario».
Da viale Mazzini è arrivata più di un bacchettata all’Inps, al quale è stato comunque riconosciuto lo sforzo compiuto recentemente per realizzare «l’inversione di tendenza» contabile registrata alla fine degli anni ’90. La Corte ha rilevato l’eccessiva proliferazione degli organi dell’ente e ha raccomandato il varo di nuove regole per disciplinare meglio i compiti del Cda e del Civ. I magistrati contabili hanno poi evidenziato l’inadeguata utilizzazione del personale. Dulcis in fundo, l’accumulo del contenzioso e l’eccessivo ammontare dei residui attivi (54mila miliardi). Anche il Governo è finito nel mirino della Corte per le contraddittorie e controverse decisioni prese sul cumulo negli ultimi anni.
Per la Corte dei conti il punto di partenza della riforma resta la separazione tra previdenza e assistenza: a tutt’oggi sono in carico all’Inps oneri assistenziali per 7mila miliardi.
Intanto ieri il ministro Cesare Salvi non ha preso troppo in considerazione l’invito di Bill Gates a intervenire sulle pensioni affermando che il fondatore di Microsoft «è sicuramente più esperto di nuove tecnologie che di sistemi previdenziali». Sempre ieri Daniele Pace si è polemicamente dimesso dalla Covip.
---firma---M.Rog.
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