18/6/2007 ore: 12:33
Prato. I lavoratori delle pulizie scioperano
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Pagina 3 - Prato i lavoratori delle pulizie scioperano C’è poi la parte normativa, con la richiesta di un consolidamento dell’articolo 4 del contratto. E’ quello che tratta i cambi di appalto, soprattutto quando i lavoratori vengono assunti dall’azienda che si è aggiudicata la gara. Si punta a contrastare il fenomeno del lavoro nero e la concorrenza sleale. Quest’ultima è molto diffusa. «Ci sono parecchie aziende che sottoscrivono contratti “illegali” con sigle sindacali autonome», sottolinea Aniello Montuolo della Fisascat-Cisl. Una strada che contrasta il rinnovo del contratto, quello vero. «Si rende in questo modo più precario un lavoro che è già flessibile al massimo. E le retribuzioni arrivano addirittura ad essere tagliate di un terzo». I sindacati chiedono anche regole certe e trasparenti in tema di formazione e sicurezza. Ma chi sono e che tipo di lavoro fanno gli addetti alle pulizie? Quattro su cinque sono donne, in gran parte madri, e molte provengono dall’Europa orientale. Svolgono le proprie mansioni previste nell’arco di 14 ore settimanali, con forti disagi di tempo, prima e dopo l’apertura degli uffici. Si spostano 3-4 volte il giorno per coprire fasce di orario che vanno in genere dalle 6 alle 8, sia la mattina che il pomeriggio. «Un impegno che costa molto, fatto tuttavia con grande sacrificio - afferma Manuela Marigolli della Filcams Cgil - La loro paga oraria è davvero bassa. Si aggira sui 6,32 euro lordi nei multiservizi, andando anche più giù in settori come l’artigianato». I sindacati contano su una piena riuscita dell’iniziativa. «Abbiamo inviato 2.000 fax a banche, uffici pubblici e aziende. L’opinione pubblica si deve accorgere della dignità e del senso di sacrificio di questi lavoratori», ricorda Marigolli. Il 21 giugno è previsto anche un intervento del Ministero del Lavoro al tavolo di confronto, che potrebbe portare alla soluzione del nuovo contratto nazionale. Un risultato che viene auspicato anche a Prato, dove ci sono centinaia di imprese con uno-due dipendenti, spesso non assicurati e con lo straordinario pagato fuori busta. |