Politiche per l'occupazione, a Trieste la Cgil apre al dialogo

Sabato 15 Novembre 2003
ITALIA-LAVORO |
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Politiche per l'occupazione, a Trieste la Cgil apre al dialogo
 Disponibilità al confronto sulle proposte formulate dagli industriali
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TRIESTE - Realizzare nel Friuli Venezia Giulia una politica regionale su occupazione e mercato del lavoro attraverso una Carta degli impegni per applicare sul territorio i principi della legge Biagi: questo l'obiettivo dell'iniziativa della Confindustria del Friuli Venezia Giulia, presentata ieri a Trieste dal presidente della Federazione regionale degli industriali, Piero Della Valentina. Un percorso comune da intraprendere con le altre parti sociali «per sperimentare percorsi concertati di modernizzazione del nostro mercato del lavoro», ha spiegato il presidente degli imprenditori. L'invito al dialogo è stato subito accolto dalla Cgil. Il segretario generale del Friuli Venezia Giulia, Ruben Colussi - commentando le dichiarazioni di Della Valentina - ha affermato di concordare sulla necessità di innalzare il tasso di occupazione e di modernizzare il collocamento, ma solo se ciò non dovesse significare un aumento della precarietà. «Su questi obiettivi non possiamo che concordare con gli industriali ma naturalmente si tratta di un consenso condizionato agli strumenti attraverso i quali si intende raggiungere questi risultati», ha detto Colussi. Il documento presentato dalla Confindustria, che è stato elaborato dai docenti universitari Michele Tiraboschi e Paolo Feltrin oltre che dal responsabile per le politiche del lavoro della Federazione regionale Maurizio Castro, è imperniato su quattro obiettivi (si veda «Il Sole-24» ore di ieri): modernizzazione dei servizi per l'impiego, indicazione di linee guida per l'applicazione delle nuove tipologie di contratto, formazione e servizi alla persona per venire incontro alle esigenze lavorative delle fasce più deboli. La speranza di Confindustria Friuli Venezia Giulia è quella di di «realizzare un circolo virtuoso decentrato in tema di relazioni industriali e politiche del lavoro - ha sottolineato il presidente Della Valentina - al posto del rigido modello centralistico della nostra tradizione nazionale. Se la nostra iniziativa otterrà il consenso della Regione e delle parti sociali, si tratterà della prima sperimentazione regionale di federalismo concertato in questo settore». La Cgil «raccoglie questo invito al dialogo - ha risposto Ruben Colussi - ma aspettiamo comunque di esaminare con attenzione i contenuti concreti delle proposte avanzate da Confindustria. Se il confronto avrà una dimensione strategica, troverà sicuramente nella Cgil un interlocutore molto attento. Se invece si punta solo a immettere sul mercato del lavoro regionale un'ulteriore dose di flessibilità, allora non ci siederemo attorno ad alcun tavolo».
ELENA RAGUSIN
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