26/1/2005 ore: 11:03
Polet: il futuro di Gucci? Tre marchi e fabbriche in Italia
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mercoledì 26 gennaio 2005 Parla l’amministratore delegato del gruppo fiorentino: puntiamo al raddoppio del fatturato Tre marchi e fabbriche in Italia Non è solo una differenza di stile. Dei dieci marchi collezionati da De Sole, a Polet ne interessano solo tre. «Gucci continuerà a trainare la crescita del gruppo, il nostro obiettivo è di raddoppiare il fatturato nei prossimi 7 anni, grazie alle buone prospettive del mercato del lusso, che dovrebbe crescere tra il 4% e il 7%. Ma puntiamo anche su Bottega Veneta, che comincerà a guadagnare nel 2006, e su YSL». Per il brand francese, che oggi rappresenta il 22% del fatturato di gruppo, di cui solo il 6% è moda, però non si aspetta utili «per i prossimi tre anni». Come il suo predecessore, anche Polet è convinto che la Cina diventerà «una delle cinque regioni più importanti» per il gruppo, già presente dal ’97 e che attualmente conta 8 boutique. «Il nostro fatturato è aumentato del 100% nel 2004», afferma, anticipando che il 60% dei nuovi negozi sarà aperto in Asia, oggi fonte dell’11% del fatturato, Giappone escluso (20%). Un’opportunità per delocalizzare? All’ipotesi replica: «Non riesco a immaginare una borsa Gucci prodotta fuori dall’Italia». Ma parla solo per il marchio delle due G. Giuliana Ferraino |