
24 novembre 2002
TURISMO
|
 |
|
 |
Più qualità negli hotel
 Nel turismo solo lo 0,3% delle aziende certificate
|
|
 |
FIRENZE - Il turismo si muove sulla strada della certificazione della qualità come garanzia dell'orientamento all'utente e della sostenibilità ambientale. In un convegno organizzato da CertiQuality, Istituto per la certificazione della qualità, e dal Touring club, amministratori, imprenditori e ambientalisti si sono trovati d'accordo sulla necessità di sviluppare la certificazione dei sistemi di gestione sia in funzione interna del miglioramento della qualità, sia in funzione esterna del rispetto dell'ambiente. Secondo i dati forniti da Paolo Giuiuzza, direttore generale di Certiquality, solo lo 0,3% delle circa 50mila imprese certificate appartiene al turismo. Dal 1998 a oggi hanno ottenuto una certificazione 119 hotel, 22 villaggi turistici, 33 Comuni, 21 campeggi e 61 tour operator. La prima registrazione Emas di un'area turistica in Europa è il polo turistico di Bibione. La richiesta di un marchio di qualità è elevata, ha confermato Guido Venturini, direttore generale del Tci, illustrando l'esperienza delle «bandiere arancioni» che connotano le località dell'entroterra che soddisfano gli standard qualitativi elaborati dal Touring (22 sono per il momento le località che hanno ottenuto il riconoscimento su 473 candidati). Giuseppe Prezioso, consigliere per l'ambiente di Confindustria, ha ricordato il programma «Ecoimpresa» per la certificazione ambientale delle imprese giunto ormai a una fase operativa avanzata. |
|
|
|
|
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy