20/9/2005 ore: 12:12
Pistoia. «La Salvestrini non fa nulla per risolvere la crisi»
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per risolvere la crisi» «Una progressiva e lenta fuoriuscita di lavoratori che va avanti da circa un anno, alla fine del 2004 erano occupati nel gruppo circa in 200 - spiega Capponi - Ma che le vicende recenti ha accelerato sensibilmente, con la chiusura di alcune concessionarie nelle varie province». «Quasi tutti i lavoratori si sono rivolti a noi - commenta la Filcams - per essere tutelati. Insieme, abbiamo predisposto tutti gli atti necessari per far valere le loro ragioni». Il sindacato evidenzia che negli incontri che si sono succeduti con la proprietà dai primi di agosto in poi, al di là dell’intenzione di salvare l’azienda, non è stato presentato un piano industriale credibile. «Si parla di cessione di rami dell’attività - dice Capponi - e in particolare di vendita di immobili, sulla fattibilità dei quali poniamo serie perplessità, vista anche la forte esposizione finanziaria in essere». Nonostante tutto, i dipendenti hanno dimostrando un grande attaccamento nei confronti dell’azienda, prosegue Capponi. «Tuttavia è assolutamente da condannare l’atteggiamento del titolare dell’impresa che si è scagliato contro i lavoratori per il fatto di essersi rivolti alla Cgil accusandoli di aver tradito l’azienda: un comportamento arrogante e di una gravità inaudita - sottolinea il segretario della Filcams - che ben rappresenta il clima che si vive in azienda». Il sindacato ha chiesto quindi un incontro col sindaco: «Incontreremo l’amministrazione insieme ad una delegazione di lavoratori per far presente ed illustrare la difficile situazione aziendale in ogni suo aspetto». |