Per il turismo restano solo le briciole
|
economia e lavoro
|
 |
|
|
 |
8.04.2004 Per il turismo restano solo le briciole Il governo ha assegnato per l’anno prossimo all’Enit non più di 5 milioni di euro. La protesta delle Regioni
di Natascia Ronchetti
FIRENZE Il primo incontro con il ministro alle Attività Produttive Marzano si è risolto con un nulla di fatto. Marzano ha abbozzato una vaga proposta di privatizzazione dell’Enit (Ente nazionale per il turismo) ma ha glissato su stanziamenti già ridotti all’osso - rilanciando la palla a Tremonti - e su un bilancio di previsione triennale che al turismo nazionale assegna l’anno prossimo appena 5 milioni di euro. Ieri gli assessori al Turismo delle Regioni si sono riuniti a Firenze per concordare una proposta che ha messo d’accordo tutti, amministrazioni di centro destra e centro sinistra, e che denuncia l’indifferenza del governo per l’economia turistica nazionale. «In Italia rinunciare ad esercitare una politica del turismo è una follia - dice l’assessore della Toscana Susanna Cenni -. La Maison de France stanzia solo per la promozione nel nostro Paese il budget complessvo di cui dispone l’Enit. E’assolutamente inutile parlare di marca Italia se non si prevedono finanziamenti adeguati». Il documento che le Regioni hanno messo a punto chiede che i finanziamenti per l’Enit siano riportati ai livelli di 4 anni fa, quelli raggiunti con il governo dell’Ulivo, qualcosa come 100 milioni di euro, un investimento che consentì robuste campagne di promozione in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Da allora molte cose sono cambiate. L’ente si è visto gradualmente limare gli stanziamenti, che oggi ammontano a 26 milioni di euro (appena sufficienti a garantirne la sopravvivenza); regioni a forte vocazione turistica come Emilia Romagna, Liguria e Toscana hanno fatto leva su risorse proprie, incrementandole, per contenere i danni. «È ovvio che non possiamo discutere di riforme se prima non si risolve la situazione del bilancio - dice Guido Pasi, assessore dell’Emilia Romagna -. La condizione preliminare è il ripristino dei finanziamenti necessari». A Marzano le Regioni propongono un Enit trasformato in un’agenzia nazionale del turismo, a maggioranza pubblica ma aperta alla partecipazione delle categorie economiche. Il riassetto proposto disegna una struttura agile con un con siglio di amministrazione nel quale sono rappresentati governo, regioni e associazioni di categoria. Ma prima ancora il documento approvato dall’assemblea fiorentina chiede un punto fermo - il rifinanziamento della legge 135, ipotecata da una indicazione di risorse che affossa ogni ipotesi di rilancio. Gli assessori, ieri, hanno incontrato rappresentanti di Confindustria, Confesercenti, Confcommercio. E hanno sfondato una porta aperta: il governo è assente.
|
|
 |
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy