26/5/2005 ore: 12:25
Palermo. Disoccupati e precari, allarme rosso
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Pagina III - Palermo In piazza indotto Fiat, Tecnosistemi e lavoratori in mobilità. I precari regionali proclamano lo stato di agitazione Disoccupati e precari, allarme rosso Cortei e sit in, la Cgil rilancia: "Serve uno sciopero generale" Carmelo Diliberto "Tempi maturi per una mobilitazione che dia voce a chi soffre" "Il governo regionale non ha alcun interesse per un apparato produttivo a pezzi" Parole dure che arrivano a fine mattinata mentre a Palermo si consuma un´altra giornata di protesta. Davanti alla Prefettura un centinaio di disoccupati manifestano con cartelli e striscioni dando vita a una nuova sigla, quella degli "espulsi". Tra di loro 40 lavoratori licenziati da Legno Market, in mobilità dall´1 gennaio 2005, altri 40 di Argento-Oro (ex Stancampiano) con la mobilità già scaduta o in scadenza e i lavoratori licenziati di Pasti-Sud. «Abbiamo chiesto alla Prefettura l´attivazione di un tavolo con la task-force regionale per l´occupazione per un progetto di reinserimento occupazionale attraverso la riqualificazione di questi lavoratori», dice Monica Genovese, segretario della Filcams-Cgil di Palermo. E Antonio Palazzo, responsabile del Dipartimento mercato del lavoro della Cgil, aggiunge: «Perché a Palermo non è mai accaduto che un lavoratore in mobilità sia stato assunto da un´altra azienda, malgrado gli sgravi fiscali previsti». Ma a rivendicare un futuro ieri oltre agli "espulsi" sono stati anche i 4658 precari regionali. «Chiediamo di conoscere le reali intenzioni del governo», scrivono a Cuffaro in una lettera con la quale annunciano il loro stato di agitazione. Ma l´elenco delle vertenze arrivate al pettine è lungo. Davanti a Palazzo d´Orleans per tutta la mattina protestano i 100 dipendenti della Tecnosistemi Energia. «Siamo transitati dalla Italtel e ora chi dopo 25, chi dopo 10 anni di continuità lavorativa, ci troviamo in una azienda chiusa e a rischio liquidazione. Sulla quale il governo regionale continua a far promesse che si rivelano false», racconta Marcello Di Maria, Rsu Cgil. Due giorni fa si sarebbe dovuto tenere il vertice tecnico annunciato dal governo Cuffaro con rappresentanti del ministero e l´Elettromontaggi che dovrebbe acquisire l´azienda di Carini evitandone la liquidazione. «Un incontro che non c´è mai stato», dicono. Sotto Palazzo d´Orleans anche i 22 operai della Valdostana Plastici «da 5 mesi senza stipendio e senza cassintegrazione», spiega il vicesegretario della Filcam Ruggero Utro. E fino a sera, altre vertenze. Davanti all´Ars, gli orchestrali del Brass suonano per chiedere l´approvazione del ddl che trasformerebbe l´associazione in fondazione restituendogli un futuro. E per domani si annuncia un´altra giornata difficile. In piazza i dipendenti della St microelectronics che sciopereranno per 4 ore nell´ambito della giornata di protesta decisa dai sindacati italiani e francesi per il taglio di 3000 posti annunciato dalla multinazionale. A Palermo la manifestazione si terrà davanti a Palazzo d´Orleans. Proprio mentre dentro il palazzo si tornerà a discutere del futuro dell´indotto Fiat. |