16/6/2004 ore: 12:30

Padova. Lo sciopero nel carrello della spesa

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      MERCOLEDÌ, 16 GIUGNO 2004
       
      Pagina 23 - Cronaca
       
      Lo sciopero nel carrello della spesa
      Sabato incroceranno le braccia i dipendenti di supermarket e negozi
       
       
       
       
       Previsti pesanti disagi nei supermercati, nei centri commerciali ed in tutti i tipi di negozi sabato prossimo in occasione dello sciopero nazionale del commercio, indetto dai sindacati Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil ed Uiltucs - Uil. I dipendenti dei magazzini delle aziende produttive scioperano venerdì prossimo. Chiaramente la mobilitazione, tra cui tantissime donne, sarà maggiore nei punti vendita, in cui è più massiccia la presenza del sindacato.
       Ad esempio aderiranno all’agitazione numerosi dipendenti del Gruppo Auchan, della Rinascente, di Oviesse, Pam, Metro, Coin, Gruppo Despar, di alcuni Discount, mentre resteranno sempre aperte le casse del Gruppo Alì, di proprietà dell’imprenditore padovano Francesco Canella e di Verdurando, supermercato gestito da Andrea Zamprogna, in piazza De Gasperi. I lavoratori del commercio (oltre 12.000 nella sola provincia di Padova) scioperano per la terza volta negli ultimi mesi. Il contratto è scaduto il 1 gennaio 2003. I sindacati chiedono un aumento medio, riferito al quarto livello dell’inquadramento professionale, di 107 euro da erogare in due anni. Ossia per il 2003 e per il 2004. Sergio Billè, presidente nazionale della Confcommercio, invece, offre appena 81 euro, da distribuire in quattro anni. Cioè sino alla fine del 2006. Mai come in questo sciopero i sindacati puntano in una massiccia e capillare partecipazione dei lavoratori allo sciopero di sabato. Coloro i quali aderiranno alla mobilitazione sindacale potranno recarsi a Roma, dove Cgil, Cisl ed Uil di categoria hanno organizzato una manifestazione nazionale. Dal Veneto (esattamente da Venezia) partirà nella notte di venerdì un treno diretto a Roma che si fermerà all’una a Padova e poi anche a Rovigo, Ferrara e Bologna. Il «treno del commercio» è organizzato dalla Filcams-Cgil, ma naturalmente vi possono salire a bordo anche le commesse e le cassiere iscritte o simpatizzanti degli altri due sindacati. Hanno già comprato il biglietto per la capitale anche i tre segretari provinciali della Fisascat, della Filcams e dell’Uiltucs, rispettivamente Ferruccio Fiorot, Leonardo Zucchini ed Ivana Veronese. Tanti altri delegati e lavoratori raggiungeranno la capitale in automobile oppure in pullman. «Invitiamo tutti gli addetti del commercio a partecipare - dice Leonardo Zucchini - Mai come adesso dobbiamo far capire alle controparti che siamo disposti a continuare la mobilitazione se non si decidono ad accettare le nostre rivendicazioni, che sono modeste in confronto alla caduta verticale del potere d’acquisto dei dipendenti, il cui stipendio medio oscilla intorno ai 800-900 euro». lavorano le commesse e le cassiere: «Il lavoro in questo settore è diventato più precario di prima - sottolinea Ferruccio Fiorot della Cisl - Spesso le lavoratrici devono lavorare anche nei giorni festivi».
      (Felice Paduano)

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