Nuovo attacco a una sede Cisl scritte insultanti e lanci di uova La Polizia allerta i prefetti
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Bonanni: fascisti. Angeletti: non tornano gli anni di piombo
ROMA - Raffaele Bonanni questa volta parla di un´azione di «squadracce fasciste». Un´altra sede della Cisl, quella di Terni, è stata colpita ieri da un lancio di uova e sui muri è stata tracciata una scritta: «Cisl-Uil servi». Trattamento quasi simile alla sede ternana della Uil: è stato lasciato un pacco con delle uova accompagnato da un volantino: «Fate schifo, tiratevele da soli». È la prima volta in queste settimane del dopo-Pomigliano che viene aggredito anche il sindacato di Luigi Angeletti. In più un delegato della Uil all´Unilever di Caivano, in Campania, ha ricevuto minacce via sms. L´autunno sta diventando caldo ma non per le lotte sindacali.
Dopo le aggressioni di Treviglio, Livorno, Merate, Ivrea e il lancio di fumogeni contro la sede nazionale a Roma in Via Po, il Dipartimento della Pubblica sicurezza del Viminale ieri sera è intervento inviando a prefetti e questori una circolare per sensibilizzare le autorità provinciali ad una "costante attenzione" sulle sedi dei sindacati alla luce degli episodi di intolleranza verificatisi in questi giorni. I Comitati provinciali per l´ordine e la sicurezza pubblica valuteranno se prevedere dei presidi fissi, attuati anche con i militari già impegnati nell´operazione "Strade sicure", davanti alle principali sedi dei sindacati
Ieri il segretario generale Bonanni, colpito egli stesso da un fumogeno poco più di un mese fa alla festa del Pd a Torino, ha definito «fascisti» gli aggressori. «Il colore di cui vogliono tingersi - ha aggiunto - in effetti è il rosso che porta al nero, e alla simbologia dell´iniziativa tutta fascista e ai criteri di violenza delle squadracce». Di certo si sta assistendo ad un´escalation degli attacchi a Cisl e Uil. Un inquietante ritorno al passato. «Mai, nemmeno negli anni più duri - ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani - , si sono viste cose simili, dagli anni ‘50 in poi. Portare offesa a una sede sindacale non appartiene alla nostra cultura democratica e costituisce un errore gravissimo». Solidarietà a Cisl e Uil è arrivata dalla Confindustria di Emma Marcegaglia: «Sono atti inaccettabili. È necessario fermare ogni forma di intimidazione per tornare a dialogare sulle tematiche del lavoro in un clima sereno e costruttivo».
Tensioni, ma non un ritorno agli anni ‘70, secondo Angeletti che ieri è intervenuto a Repubblica Tv: «Siamo di fronte a preoccupanti manifestazioni di intolleranza e violenza, ma non ci sono elementi per farci pensare seriamente a un ritorno agli anni di piombo». Resta lontana anche ogni ipotesi di ripresa dell´iniziativa sindacale unitaria. «Perché - ha detto Angeletti - dovrei scendere in piazza insieme a una parte della Cgil (la Fiom, ndr) che mi offende tutti i giorni e mi dice "servo del padrone"?». In questo clima si aspetta la manifestazione nazionale della Fiom in programma sabato a Roma. Ci sarà un servizio d´ordine rigidissimo per evitare qualsiasi possibile incidente. Ma intanto il vice segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che a novembre prenderà il posto di Epifani, ha criticato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che aveva apprezzato la manifestazione di Cisl e Uil di sabato scorso. «Continuiamo ad avere un ministro del Welfare - ha detto - che non fa il suo lavoro. Il ministro dovrebbe avere una funzione terza e non partigiana. Sacconi, come sappiamo, ha teorizzato e praticato la divisione del sindacato».