17/12/2009 ore: 11:05

Nozze nei grandi magazzini, Coin compra Upim

Contenuti associati


MILANO - Dopo un lungo corteggiamento e una serie di tentativi andati a vuoto ieri a notte fonda Coin ha finalmente acquisito Upim. Grazie a questa operazione nascerà il più grande gruppo italiano della distribuzione nel settore dell´abbigliamento con oltre 800 punti vendita e un giro d´affari di circa 1,7 miliardi di euro. Rilevando il 100% di Upim, infatti, la società guidata da Stefano Beraldo ha aggiunto altri 430 milioni di euro ai suoi ricavi rafforzando sensibilmente la sua rete di negozi. Siglato ieri l´accordo il comunicato ufficiale dovrebbe essere diramato oggi con il perfezionamento di una serie di dettagli tecnici.
Gli attuali azionisti di Upim (Investitori Associati con il 46%, Deutsche Bank Real Estate Opportunities Group al 30%, Pirelli Real Estate 20% e Gruppo Borletti al 4%) assieme alle banche creditrici del gruppo vale a dire Unicredit e Natixis otterranno come contropartita il 7,5% della stessa Coin che sarà custodito da una società veicolo controllata a maggioranza dagli istituti di credito. Si tratta di un pacchetto del valore di circa 45 milioni di euro che corrisponde, dunque, alla valutazione implicita della stessa Upim.
L´aspetto più importante dell´operazione curata da Ubs per conto di Coin e da Unicredit come advisor di Upim riguarda il potenziamento della rete commerciale della stessa Coin. Lo conferma una «dote» composta da 135 negozi diretti con il marchio Upim e 15 punti vendita con il marchio BluKids a cui vanno aggiunti più di 200 esercizi in franchising.
Quanto alla vera sfida che toccherà a Beraldo sarà proprio quella di trasformare nel più breve tempo possibile i negozi a marchio Upim nei format Ovs e, in misura minore, in quelli Coin. Lo scopo: aumentare la redditività della rete anche grazie ad una serie di economie di scala e potenziare l´immagine dei brand Ovs e Coin. Proprio come è avvenuto meno di un anno fa con i 60 negozi a insegna Melablu.
Riguardo al marchio Upim, storica bandiera del grande magazzino made in Italy fondato negli anni Venti, non scomparirà del tutto anche se uscirà sensibilmente ridimensionato dall´operazione perché verrà utilizzato solo per una parte dell´attuale rete in franchising. Ad ogni modo i vertici di Coin fanno sapere di avere tutto l´interesse ad ottenere i migliori risultati dall´insegna Upim.

Close menu