16/2/2006 ore: 10:34

Nasce la Supercoop europea

Contenuti associati

    gioved? 16 febbraio 2006


    Pagina 42 - Economia


    L?alleanza con tedeschi, francesi, belgi e svizzeri punta ad aumentare il potere d?acquisto con i fornitori
      Nasce la Supercoop europea
        Uniscono le forze 5 colossi della distribuzione, c?? anche Conad
          ANDREA GRECO
            MILANO - Non solo banche e finanza sono scosse dallo spirito transfrontaliero. La corsa alle concentrazioni riguarda anche le societ? della distribuzione, senza escludere le cooperative. Proprio cinque tra le maggiori Coop europee oggi danno vita a Coopernic, alleanza per dare vita alla seconda catena europea nel settore. Nel quintetto c?? Conad, consorzio tra esercenti che nel 2004 ha totalizzato circa 6 miliardi di euro di ricavi. Con Conad, i due "cloni" Rewe (tedesco) e Leclerc (francese), le Coop di consumo svizzere e la belga Colruyt. Il colosso nascente avr? entrate annue per circa 100 miliardi di euro, 16mila punti vendita e oltre 300mila dipendenti. Una massa di fuoco seconda in Europa solo a Emd, la svizzera che raggruppa insegne di 20 paesi per 120 miliardi di fatturato. E che marted? ha affiliato Systeme U, ovvero l?8,5% della distribuzione in Francia.

            All?alleanza tra le cinque cooperative si lavora da tre mesi. Ne nascer? una holding consortile di diritto belga, che dovrebbe adottare le direttive sulla cooperativa europea. Le sue quote saranno paritetiche tra i cinque soci, che attraverso 10 consiglieri dar? la linea ai marchi sul territorio. Per Conad, si insedieranno Camillo de Berardinis e Francesco Pugliese, rispettivamente ad e dg del socio italiano. Il primo passo operativo sar? l?unificazione delle centrali di acquisto e l?integrazione della logistica. Seguir? una linea di prodotti a prezzo unico. Infine, la messa in comune dei prodotti a marchio. Per fare un esempio, Leclerc eccelle nella distribuzione di carburanti (ha anche una propria raffineria) e potrebbe esportare l?idea, mentre Conad, forte nell?ortofrutta, potrebbe trovarsi a piazzare le sue arance nei punti vendita mitteleuropei, soppiantando quelle spagnole.

            Potenziare la capacit? negoziale con i fornitori, che spesso hanno stazza multinazionale, ? una funzione centrale, poich? le centrali di acquisto hanno ormai il potere di determinare i prezzi al banco. Lo ha chiarito lo stesso Michel Edouard Leclerc, patron dell?omonimo gruppo: ?Coopernic sar? uno strumento di negoziazione con le grandi multinazionali, essenzialmente per abbassare i prezzi?. Ma anche l?esigenza di far "girare" in modo pi? rapido ed efficiente i prodotti tipici locali, tramite accordi di distribuzione, ? importante. E rappresenta un punto d?orgoglio per Conad, che oltre alla private label distribuisce linee di prodotti regionali, e vuole far fronte al dominio delle centrali di acquisto dei colossi globali. Quasi tutti statunitensi – Wal Mart ? la capofila – e che da casa loro decidono cosa portare sulle nostre tavole.
              Quello della distribuzione ? un comparto dove sembrano poter sopravvivere solo le navi ammiraglie: una recente ricerca di Deloitte ha calcolato che i primi dieci gruppi mondiali controllano il 30% dei ricavi totali. La loro intraprendenza ? nota anche in Italia, dove gi? operano diversi attori esteri. E le fusioni, secondo lo studio, dovrebbero continuare da subito, e interessare anche i gruppi italiani, che non figurano tra i primi 50 gruppi per ricavi. I nostri big sono, per stazza, le Coop, Conad e Esselunga (unica spa, e da tempo i vendita, con grande interesse di compratori dall?estero). Ma hanno dimensioni inferiori ai 10 miliardi di entrate, e secondo Deloitte non ? una taglia di sicurezza.

            Close menu