Morrison investe 400 miliardi in tre «factory outlet»
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Mercoledì 29 Novembre 2000 italia - economia Il big inglese investe 400 miliardi nei centri moda. Morrison firma tre «factory outlet» MILANO Il gruppo immobiliare inglese Morrison si appresta a investire in Italia circa 400 miliardi per realizzare una rete di tre centri commerciali che, a regime, daranno lavoro a oltre 1.500 persone. Nel frattempo sono in corso di valutazione opzioni molto concrete di investimento nell’area di Roma, mentre sono stati messi in cantiere i monitoraggi per individuare possibili aree di investimento in Campania e Puglia.
Pertanto, nell’arco di cinque o sei anni il gruppo britannico, che tra l’altro sta investendo nei centri commerciali a livello europeo, punta a costruire una rete di almeno 6-7 factory outlet, ossia grandi centri commerciali ad alto valore architettonico che ospitano negozi gestiti in prevalenza dai principali gruppi dell’abbigliamento per vendere capi fuori stagione a prezzi superscontati. Insomma Morrison (recentemente entrato nell’orbita di un altro gruppo inglese, l’Anglian water) si prepara a lanciare la sfida alla Baa-McArthurGlen (Bmg) un colosso anglo-americano che, in collaborazione con il gruppo italiano Fratini di Firenze, sta sviluppando a sua volta una rete di factory outlet (il primo è stato aperto in settembre a Serravalle Scrivia, nell’Alessandrino). La Morrison in Italia ha siglato un accordo con la Buontempo, tra i promotori del factory outlet di San Marino, un polo commerciale da 40 miliardi l’anno e 28 imprese commerciali: tra breve l’area del centro sanmarinese sarà raddoppiata, come spiega il presidente del centro, Giancarlo Buontempo.
Dopo aver siglato un accordo con la Marzotto per il rilancio dell’area ex Lebole di Arezzo con un investimento stimato intorno ai 200 miliardi di lire (si veda «Il Sole-24 Ore» del 1° giugno), il gruppo Morrison sta perfezionando in questi giorni due progetti esecutivi, uno nell’area di Bergamo e l’altro di Bologna, per complessivi 200 miliardi di investimento all’incirca. In queste ultime due aree, una volta completato tutto l’iter delle autorizzazioni amministrative, i lavori dovrebbero partire in primavera.
Il centro commerciale bergamasco sorgerà ad Albano non lontano dal capoluogo. Il bacino di utenza è di oltre 10 milioni di persone. Il complesso si svilupperà su due piani con oltre 15mila metri quadrati di superficie commerciale. I negozi previsti sono una sessantina, con aree di vendita oscillanti tra cento e 800 metri quadrati. Lo shopping center dovrebbe aprire i battenti nella primavera 2002.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, l’area prescelta è quella di Castel Guelfo, tra Bologna e Imola, nelle vicinanze del tracciato autostradale ad alta intensità di traffico turistico. Il bacino di utenza è stimato in oltre 3 milioni di persone. Il centro, che si svilupperà su un’area di 15mila metri quadrati, dovrebbe contenere una cinquantina di negozi, con una superficie oscillante tra i cento e i 900 metri quadrati di area di vendita.
Infine, per l’area di Arezzo (quella della Lebole) l’inizio dei lavori è previsto entro l’estate 2001. La prima parte del centro dovrebbe essere aperta dopo un anno circa.
Il gruppo Morrison, dopo aver completato un factory outlet in Scozia e un altro in Germania, sta realizzando un nuovo shopping center in Irlanda e ne ha progettati tre in Germania. Allo studio anche lo sbarco sul mercato francese. Morrison nel ’99 ha sviluppato ricavi per circa 1.500 miliardi di lire; gli addetti sono 3mila. Il piano a medio termine prevede la realizzazione di 15 factory outlet in tutta Europa.
V.Ch.
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