Montecatini. Terme: si attende il ritorno dell'ex ad
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martedì 3 gennaio 2006
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Si attende il ritorno dell’ex ad
MONTECATINI. Situazione congelata alle Terme. Passata l’euforia del via libera alla transazione da parte del Gip di Ascoli, si attende ora l’ok di Santarelli per poter concludere definitivamente una vicenda che ha messo ko la città. Ma i tempi sembrano dilatarsi. Se da una parte le assemblee di società di gestione e Immobiliare saranno convocate non prima di metà mese, dall’altra pare che Santarelli sia all’estero (Sud Africa la località più gettonata) e si dovrà attendere il suo rientro per avere un quadro più nitido.
L’ex ad, infatti, pur essendo socio di minoranza, può mettere il veto in sede di assemblea della Montecatini Partners (società che controlla al 90% le Terme), in quanto il patto statutario vincola le parti a prendere decisioni con il 75% dei consensi, al di là del singolo peso azionario. Vero che, essendo direttamente interessato alla transazione, è ipotizzabile che l’accordo possa essere chiuso positivamente. Ma siamo stati finora abituati a tanti di quei ripensamenti che finché non ci sarà la firma in calce non ci può essere niente di sicuro.
Intanto oggi tornano a riunirsi sindacati e lavoratori in sciopero. «Faremo il punto della situazione - dice Fabio Capponi, Filcams Cgil - ma di novità sulla mobilità da Ascoli non ne giungono».
«Siamo preoccupati - conferma Tullio Ruffoni, Fisascat Cisl - in quanto Santarelli sapeva che c’era in atto una vertenza e invece se n’è andato, senza far sapere se è d’accordo alla transazione o se vuole ancora puntare i piedi. Adesso sentiremo i lavoratori cosa ne pensano, lasciando loro la flessibilità sulle decisioni da prendere».
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