25/1/2005 ore: 12:15
Montecatini. Terme ancora nell’incertezza
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martedì 25 gennaio 2005 Terme ancora nell’incertezza Fumata nera dall’incontro tra proprietà e sindacati Regione e Comune annunciano un nuovo summit con Santarelli Cgil, Cisl e Uil ripetono di essere preoccupati MONTECATINI. «Buonasera signori, diteci pure...». Ore 18 e spiccioli, inizia così l’incontro a Firenze tra la proprietà delle Terme (Regione, Comune, Immobiliare) e i sindacati. Breve imbarazzo, poi uno dei sindacalisti ricorda che loro sono lì per avere notizie, non per darle. L’aneddoto dice molto su quello che poi sarà il risultato della riunione. Un’ora e tre quarti dopo, i commenti dei rappresentanti dei lavoratori usciti da Palazzo Bastogi si riassumono con una frase: «Forte preoccupazione». Nonostante l’assessore regionale Susanna Cenni, il sindaco Ettore Severi e il presidente dell’Immobiliare Vito Vacchi abbiano ribadito l’impegno della proprietà a garantire l’apertura degli stabilimenti. Ma come, con quali soldi, non hanno ancora potuto dirlo. Hanno dunque proposto un altro rinvio, alla prossima settimana. Il tempo per poter incontrare (entro venerdì, hanno assicurato) l’amministratore delegato della gestione, Felice Santarelli. Daniele Quiriconi, segretario generale della Cgil, commenta: «Chi si farà carico degli interventi necessari per riaprire? Siamo in una situazione di emergenza, la proprietà dice che garantisce la continuità ma siamo in alto mare». Quiriconi, presente all’incontro col segretario della Filcams Cgil Fabio Capponi, alla fine sbotta: «Si sente dire di imprenditori interessati ad entrare nella gestione, che hanno idee, progetti e soldi. Bene, escano allo scoperto!». Stesse preoccupazioni anche per il segretario generale della Cisl, Mario Tuci, che esce con il collega Tullio Ruffoni della Fisascat. «Permane una situazione moto grave - conferma - non ci sono novità che fanno intravedere una svolta positiva e ci chiedono ancora di attendere. Ma l’incontro con Santarelli sarà risolutivo oppure ci porterà ad un altro round? La proprietà assicura che il 27 marzo si parte: ma in che situazione?». Il dito, in questo caso, è puntato anche verso quella promozione che era stata promessa ma di cui non si hanno notizie. E ancora: «Dicono che saranno assicurati gli stipendi ai 152 dipendenti, ma non ci sono solo loro. Che diremo a quelli che lavorano con l’indotto? Sì, aspettiamo una svolta, ma a questo punto non potrà comunque rimettere a posto le cose perché il lavoro che doveva essere fatto (parlo anche della manutenzione) non è stato fatto». Paolo Meacci, segretario Uiltucs Uil, sottolinea che «da ottobre a oggi non è cambiato granché. Hanno dato garanzie per gli stipendi, sì, ma a quei lavoratori che erano qui nel 1999. E gli altri, i nuovi entrati all’Excelsior?». Anche Meacci torna sulla manutenzione: «Niente è stato fatto alle Leopoldine, mentre alle Redi manca anche la nuova centrale termica per scaldare i fanghi perché l’azienda che doveva installarla (creditrice) ha portato via i pezzi. Ho chiesto a Vacchi di andare a verificare lui stesso, ha risposto che lo farà. E poi ad oggi non risulta che ci sia un imprenditore locale che abbia fatto richiesta formale di ingresso nella società di gestione. E la promozione per la quale si era impegnata la Provincia?». |