27/9/2002 ore: 8:19

Momento di confronto sul Turismo

Contenuti associati



Momento di confronto sul Turismo
Venerdì e sabato a Lamezia la Conferenza nazionale su un
settore trainante dell'economia

26 settembre 2002

ROMA. Il primo vero momento di confronto tra Stato, Regioni e imprenditori: così il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, ha definito la Prima Conferenza del turismo italiano, che si terrà a Lamezia Terme, oggi e domani, e vedrà la partecipazione di più di mille tra amministratori e imprenditori del settore. Una conferenza “che si terrà in Calabria, la regione con il Pil pro-capite più basso - ha tenuto a sottolineare il ministro nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma dei lavori - perché il turismo è un importante settore che può trainare, insieme ad altri, l’economia per il Sud”. A Lamezia Terme verranno discusse diverse questioni ancora aperte: “faremo il punto - ha detto Marzano - su come sta il turismo dopo la crisi dell’11 settembre; su come applicare la modifica dell’articolo V della Costituzione” che affida alle Regioni molte competenze e, ancora, “su cosa l’Italia dovrà dire in sede europea” per il rilancio del settore. Ma il punto centrale dell’incontro di Lamezia Terme sarà quello della divisione di competenze tra Stato e Regioni: “È vero - ha detto il ministro - che la competenza sul turismo è delle Regioni, ma è necessario - ha sottolineato - che vengano coinvolti i membri del governo nazionale”. Governo nazionale che sarà presente con uno “stuolo” di ministri (“forse ci sarò anch’io”, ha scherzato Marzano), proprio perché “la politica del turismo è una politica complessa” che “non può limitarsi all’organizzazione di interventi mirati, ma ha bisogno della creazione di contesti che abbiano effetti certi”. E anche se “il ruolo delle Regioni rimane primario” perché nel turismo “conta molto la conoscenza del territorio, e questa ce l’ha chi ci sta e vi opera”, importante è anche che vi sia “un punto di incontro tra volontà politica del governo e quella di regioni ed enti locali”. Giusto spazio dunque alle Regioni, che nelle scorse settimane non avevano nascosto un certo malumore per l’impostazione della Conferenza, ma “é bene che ci sia anche un indirizzo e un coordinamento con il governo centrale”. Marzano, che si è detto ottimista dell’andamento del settore perché “il turismo è una forma di libertà e di questo la gente ha bisogno”, non nasconde però le difficoltà economiche del momento che potrebbero non garantire agli imprenditori del comparto ciò che chiedono. In particolare, a proposito della richiesta delle associazioni di categoria di abbassare l’Iva per il turismo congressuale già con la finanziaria 2003, il ministro ha detto: “io ho appoggiato questa richiesta, ma con questi chiari di luna...”. Già nella giornata di oggi, dopo l’apertura dei lavori di Marzano e il saluto del presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, e del sottosegretario Giuseppe Galati, gli interventi dei ministri Lucio Stanca (Innovazione tecnologica), Girolamo Sirchia (Salute), Piero Lunardi (Infrastrutture e trasporti) Enrico La Loggia (Affari regionali) oltre ai responsabili delle organizzazioni imprenditoriali di categoria: Giancarlo Abete (Federturismo); Bernabò Bocca (Confturismo), Gaetano Orrico (Assoturismo). Per l’Enit interverrà il presidente Amedeo Ottaviani, per il Cnel Pietro Larizza, per l’Anci Leonardo Domenici e per l’Upi Lorenzo Ria.

Chiaravalloti: ''Lavoriamo per il rilancio''

CATANZARO. “Insieme possiamo lavorare per il rilancio di questo settore, trainante per l’economia del Paese e fondamentale per il Mezzogiorno”. Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, alla vigilia della prima conferenza del turismo italiano in programma per oggi e domani a Lamezia Terme. “Le divisioni - afferma Chiaravalloti in una nota diffusa dal suo portavoce - soprattutto quelle pregiudiziali ed acritiche, non servono a nessuno. La Calabria - aggiunge - attende il presidente del Consiglio Berlusconi, il ministro delle Attività produttive ed i responsabili degli altri dicasteri interessati, che insieme ai rappresentanti delle Regioni, delle autonomie locali e delle imprese, sapranno avviare attraverso un opportuno coordinamento, nel rispetto delle prerogative, un’azione di modernizzazione di tutto il comparto. Chissà che la “questione meridionale” - conclude Chiaravalloti - non trovi proprio nel turismo alcune risposte”.

Le Regioni rivendicano il proprio ruolo
Ribadita da molti Governatori la contrarietà rispetto all'impostazione della manifestazione

ROMA. Le Regioni bocciano l’impostazione della conferenza sul turismo che prenderà il via oggi a Lamezia Terme. Nel corso della conferenza delle Regioni è stato infatti deciso che il presidente pugliese, Raffaele Fitto, rappresenterà in quella sede tutte Regioni, le quali hanno comunque ribadito la loro contrarietà rispetto all’impostazione della manifestazione. Nel sottolineare di aver già annunciato ufficialmente al Ministero delle attività produttive i motivi che suggerivano una sostanziale rivisitazione della Conferenza sul turismo, proponendone una interregionale sul turismo, le Regioni sottolineano che questa innovazione sarebbe stata necessaria in un ordinamento costituzionale nel quale, con il nuovo titolo V della Costituzione, “la materia turistica rientra nel novero delle competenze conferite alla potestà esclusiva delle Regioni”. I presidenti delle Giunte regionali hanno rilevato come queste ragioni “abbiamo trovato una risposta insoddisfacente” ed evidenziano che “per una imprescindibile senso di responsabilità istituzionale molte Regioni parteciperanno con i propri assessori ai lavori della conferenza”. “Ciò non di meno - concludono i “Governatori” - la stessa conferenza sarà l’occasione per ribadire pubblicamente che rispetto alle attività produttive del settore turistico non può esistere per la legislazione regionale altro limite che quello stabilito dalla Costituzione”.



''C'è un concreto rischio-passerella''
Conferenza sul turismo

Nessuno spazio è stato riservato alle associazioni dei consumatori

LAMEZIA TERME. La conferenza nazionale sul turismo, che si terrà a Lamezia Terme oggi e domani, si svolgerà senza le associazioni dei consumatori. Lo rende noto, con un comunicato, la segreteria regionale della Calabria dell'Acu secondo la quale "non è stato programmato alcuno spazio per le associazioni dei consumatori alle quali, invece, la legge sul turismo riconosce un ruolo primario all'interno della conferenza". "Leggi e direttive comunitarie - ha dichiarato, da Milano, il Presidente Nazionale dell'Associazione Consumatori Utenti, Giuseppe d'Ippolito - attribuiscono competenze di rilievo nel settore turistico alle associazioni dei consumatori che hanno assunto, nel corso degli anni, diverse e importanti iniziative. Le associazioni gestiscono, in diverse realtà, lo "sportello del turista" che tutela i diritti degli utenti dei servizi turistici e offre un monitoraggio agli operatori del settore; partecipano alle procedure di certificazione di qualità delle strutture e dei servizi turistici; adottano iniziative legali che hanno ottenuto dai Tribunali il risarcimento dei danni a favore dei turisti truffati o non soddisfatti; promuovono l'offerta del turismo sostenibile che scopre e valorizza il patrimonio culturale, ambientale, gastronomico e che ricerca percorsi alternativi e nuove potenzialità del territorio. Non dare spazio alle associazioni dei consumatori - si fa rilevare nella nota - all'interno della conferenza significa manifestare un disinteresse ad un confronto rispettoso dei ruoli ed un mancato riconoscimento delle rappresentanza degli interessi del settore". A parere di D'Ippolito, "quella conferenza che avrebbe dovuto essere il luogo di incontro tra le istituzioni, i rappresentanti delle associazioni di categoria, dei consumatori, del turismo sociale e di tutte le altre associazioni senza scopo di lucro (pro loco, ambientaliste) è stata ridotta a passerella di Ministri e sottosegretari che sicuramente trasformeranno l'importante appuntamento di programmazione e di confronto in occasione per rilasciare dichiarazioni su altri temi di politica, con buona pace dei principi della riforma della legislazione nazionale del turismo che, dopo due anni, non risulta ancora attuata. E a Lamezia - dice - si perderà l'ennesima possibilità".



Saranno presenti tutte le Regioni
Alla Conferenza nazionale del turismo che si svolgerà venerdì e sabato a Lamezia


CATANZARO. Le Regioni italiane saranno tutte rappresentate alla conferenza nazionale del turismo che si svolgerà venerdì e sabato prossimi a Lamezia Terme. Il gruppetto di scontenti che minacciava di disertare l’importante appuntamento ha accettato di parteciparvi riconoscendo valida la proposta di superamento dei problemi fatta dall’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giuseppe Gentile. Ad alcune regioni, infatti, l’organizzazione della Conferenza nazionale del turismo non era piaciuta, temevano di essere relegate ad un ruolo marginale e che non si vedessero attribuite competenze, che, in materia di turismo, vengono ritenute irrinunciabili. Il risultato di questo malumore era stato disastroso: il fronte degli scontenti, cresciuto a dismisura, aveva addirittura portato alla proposta di diserzione da parte di alcune delle regioni. Un fatto che avrebbe significato il totale fallimento della Conferenza di Lamezia. A salvare la situazione, nel corso di una lunga riunione romana, è stata la proposta di Giuseppe Gentile, assessore al Turismo della Regione Calabria, che ha portato, all’attenzione dell’assemblea, una soluzione messa a punto con la collaborazione del direttore generale dell’assessorato calabrese, Stefano Torda, e che ha salvato in un sol colpo la dignità dell’organizzazione ministeriale, quella degli enti bisognosi di un riconoscimento e la necessità di fare in modo che la Conferenza in Calabria non si trasformasse in un flop. La proposta, che l’assessore Gentile aveva sottoposto anche al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, è stata recepita integralmente ed ha avuto il merito di mettere insieme tante esigenze in nome dell’interesse comune di una programmazione necessaria del turismo in Italia. Senza dialogo e confronto - sostengono all’assessorato al Turismo della Regione Calabria - non può esserci programmazione e senza programmazione non c’è sviluppo turistico e crescita economica. E’ in nome di questa esigenza che ogni spaccatura deve essere sanata. Evitato, così, il rischio di un mezzo fallimento della Conferenza del Turismo, all’assessorato della Regione Calabria, si continua a lavorare alla elaborazione degli ultimi dati sui quali si concentra lo studio e la ricerca dell’Osservatorio del turismo. Tra le cifre che inducono a pensare che una crescita sia certamente in atto, e non solo una crescita dei numeri ma soprattutto di qualità, c’è il dato che dà in netto rialzo, tra le agenzie di viaggi, la vendita del pacchetto Calabria. Un trend in crescita già dallo scorso anno e che nel 2002 rispetto alla scorsa stagione è salito ancora di due punti e mezzo. In base ad una ricerca condotta tra 618 agenzie, sei per ogni provincia italiana, emerge che la Calabria è una meta desiderata dalla propria clientela. Secondo quanto emerge dalle interviste campione, la Calabria, come la Sicilia, risulta avere non solo una grande forza attrattiva, ma si propone come novità per il mercato intermediato italiano. Il turista che si rivolge all’agenzia e che chiede la Calabria in genere è attratto dal prodotto mare e chiede per la maggior parte dei casi la formula villaggio turistico e residence con formule per famiglie. (e.g.)

Close menu