Milano sciopero Compass oltre ottocento lavoratori rischiano il posto
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Milano, 30 nov _ Sono 824 su 7941 i lavoratori di Compass Group, multinazionale della ristorazione collettiva e pulizie rischiano il posto di lavoro in Italia. Lo segnalano Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. In Lombardia, continuano i sindacati, sono 131 i lavoratori che dopo il 12 dicembre potrebbero vedersi recapitare la lettera di licenziamento. A fine di settembre i responsabili italiani di Compass, invece di confrontarsi con il sindacato per ricercare soluzioni organizzative che salvaguardassero loccupazione hanno scelto al via più facile comunicando lelenco delle figure professionali per le quali è previsto il licenziamento: impiegati e quadri a Roma, Milano, Torino, Caserta, direttori, addette mense o ai servizi di pulizia, tutti licenziati senza esclusione di colpi. Occorre essere chiari il bilancio chiuso il 30 settembre 2012 da Compass Group indica un azienda in buona salute. "La Compass non è in crisi, anzi, ha un bilancio attivo, approfitta della crisi per massimizzare i suoi profitti" sottolineano le tre organizzazioni sindacali, che proseguono:"Gli esuberi dichiarati da Compass Group sono inesistenti. Solo nel nord est dallottobre 2011 al settembre 2012 si sono fatte oltre 97 mila ore di supplementare, oltre 29 mila ore di straordinario. Se a questo aggiungiamo le assunzioni di stagisti e interinali e circa 170 mila ore di ferie e permessi non goduti è chiaro che siamo in carenza di personale e non di esuberi. A seguito a questa dissennata procedura, che mette in discussione le obbligazioni contrattuali con i committenti, la Compass sta già perdendo alcuni appalti in Veneto in Piemonte e in Lombardia". Dopo 38 anni di servizio di mensa Mondadori, a seguito dalla procedura di licenziamento collettivo, ha dato disdetta al contratto con Compass perché vuole le persone. Ha sottoscritto un accordo con Pellegrini con la clausola obbligatoria di assorbire il personale di Compass. Vuole quel cuoco, quel direttore, quelle addette mensa. Vuole un'azienda italiana che dia le garanzie di serietà e rispetto del servizio e delle persone che il nuovo management della più grande multinazionale, inglese,di ristorazione non ha dimostrato di avere. La dirigenza italiana di Compass ha già ottenuto un bel risultato perdere il business invece che tagliare i costi. I sindacati concludono, sappiamo che lo sciopero di oggi creerà inevitabili disagi a coloro che tutti i giorni usufruiscono dei servizi siano essi di ristorazione o di pulizie, ma ai lavoratori non restano altre strade che lo sciopero per impedire che una multinazionale proceda a decimare i propri dipendenti e a impoverire il nostro paese per aumentare i propri profitti .Intanto, è in corso un presidio fino alle alle 12.30, in corso Venezia 47/40, di fronte alla Confcommercio.