8/10/2007 ore: 9:30

Milano. Ortomercato: protesta contro il lavoro nero

Contenuti associati

    lunedì 8 ottobre 2007
      Pagina 5 - Milano


      IL CASO
        Bloccato l'Ortomercato, protesta
        contro il lavoro nero

        I SINDACATI
        «Promesse mai mantenute»
        Manifestazione di un centinaio di addetti
          M. Foc.

          Bloccato l'ortomercato. Addetti in rivolta contro il lavoro nero e il caporalato. Uno sciopero spontaneo di un centinaio di persone che hanno picchettato le entrate per non far scaricare la merce. Ci sono stati momenti di tensione per fortuna mai degenerati, anche per il nutrito numero di poliziotti che sono intervenuti. Oltre un'ottantina di camion sono rimasti fuori, in strada, bloccando quasi tutta via Varsavia e il sottopasso di via Lombroso.

          E' accaduto ieri sera verso le 22 quando alcuni lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia, motivando anche con cartelli la loro protesta. «Basta con il lavoro nero e l'illegalità diffusa». Sul posto sono arrivati il segretario della Filcams Cgil, Graziella Carneri, e i due delegati alla sicurezza, Giuseppe Sangiorgi e Jose Dioli.

          «Sono due anni che gli accordi vengono disattesi — hanno detto alcuni lavoratori — e prima o poi si doveva arrivare ad uno sciopero contro la Sogemi (la società che gestisce l'ortomercato)».

          Per garantire la copertura delle carenze si era costituito anche un osservatorio con l'Ispettorato al lavoro, la Sogemi e i sindacati.

          Verso mezzanotte il presidente di una delle cooperative di lavoratori attive all'ortomercato, la Clo, che conta circa 150 addetti, ha chiesto ai dimostranti di poter far entrare i mezzi per scaricare la merce, ma il picchetto è stato irremovibile. «Avevamo aperto il dialogo con la Sogemi — ha spiegato Graziella Carneri — e sulla carta c'erano tutte le buone intenzioni a cui però non sono seguiti atti concreti. Così l'esasperazione dei lavoratori è cresciuta».

          Alla manifestazione spontanea dei lavoratori si sono uniti anche una decina di esponenti del centro sociale Vittoria.

        Close menu