Milano. «Benzina in vendita nei supermercati»
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mercoledì 7 settembre 2005
«Benzina in vendita nei supermercati»
La grande distribuzione: subito la legge regionale per sostenere i consumi. Il Pirellone: no al Far West
I supermercati in Lombardia si sfidano sul terreno dei tagli ai prezzi. Ma i consumi degli alimentari (soprattutto frutta, verdura e fresco in genere) continuano a registrare un segno «meno». Questa la diagnosi che si evince dal rapporto «Italia 2005» su consumi, prezzi e distribuzione presentato ieri dalla Coop. Una tendenza confermata anche dall’assessorato al Commercio del Pirellone. Intanto tra Regione e grande distribuzione aumentano i motivi di confronto. Dopo la questione delle aperture domenicali (i super vorrebbero alzare la saracinesca anche la domenica, mentre l’assessore Nicoli Cristiani pensa a ridurre le vetrine illuminate nei giorni di festa) ora si discute di pompe di benzina. Gli ipermercati aspirano a vendere anche il carburante. Ma la Regione tergiversa.
BENZINA ALLE STELLE - Il 5 settembre scorso Altroconsumo ha verificato i prezzi della benzina in una cinquantina di distributori milanesi. Risultato: da una pompa all’altra il prezzo del carburante subisce oscillazioni dell’8 per cento. In media la benzina al litro costa 1,305 euro. La punta massima? Si arriva addirittura a 1,447 euro. «Per abbassare i prezzi occorre aumentare la concorrenza in settori come quelli della vendita dei carburanti e dei medicinali da banco», dice Aldo Soldi, presidente dell’associazione nazionale cooperative di consumatori Coop. La più grande catena italiana della grande distribuzione auspica un intervento della Regione a favore delle pompe di benzina gestite dai super (per ora in Lombardia ce n’è soltanto una a Curno, in provincia di Bergamo). L’assessore regionale al Commercio, Franco Nicoli Cristiani, ha qualche dubbio: «E’ vero, i prezzi della benzina sono in continuo aumento, ma non si può aprire alla deregulation selvaggia». E ancora: «C’è anche il rischio che le pompe di benzina dei super creino ingorghi al traffico». A oggi, per aprire un distributore è necessario rilevare due licenze e localizzare l’attività a una distanza di almeno 5 chilometri dal concorrente più vicino.
CALO DEI CONSUMI - Secondo i dati diffusi da Coop Italia, le vendite in Lombardia sono diminuite del 2,2 per cento nei primi sei mesi dell’anno (oggi si assestano sui 662 milioni di euro). «Alla Coop i prezzi sono scesi dell’1,8 per cento dall’inizio dell’anno - sottolinea il presidente, Vincenzo Tassinari -. La guerra dei prezzi ci costringe a sacrificare il conto economico: i nostri prezzi sono fermi al 2002. Intanto alla produzione i listini sono aumentati del 3 per cento. Aumenti che non abbiamo potuto compensare». Certo è che la guerra tra catene è spietata (Esselunga ha dichiarato un riduzione dei prezzi del 6 per cento). Con contraccolpi anche sulla piccola distribuzione alimentare.
NUOVE APERTURE - Per conservare la sua quota di mercato, Coop punta sulle nuove aperture (cinque entro l’anno). In Lombardia il 2004 si è chiuso con l’inaugurazione di 33 supermercati e 11 iper. Un record: per trovare numeri più consistenti bisogna andare indietro fino al ’97. Ma per i prossimi anni è prevista un’inversione di tendenza: «Non si può continuare così - dice l’assessore Nicoli Cristiani -. Il settore ha bisogno di una razionalizzazione».
Rita Querzé rquerze@corriere.it
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