Matera. Nuovi nomi per la Cit Holding
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sabato 29 ottobre 2005 Nuovi nomi per la Cit Holding La Compagnia delle Opere tra gli acquirenti del pacchetto di maggioranza Il gruppo interessato all'operazione è molto vicino a Comunione e Liberazione SCANZANO JONICO - Nuova puntata del salvataggio della Cit Holding, la spa del turismo che ha realizzato sul litorale del comune del Metapontino due strutture ricettive (il Villaggio Torre del Faro e l'Hotel Portogreco) per 1800 posti letto e circa 650 dipendenti tra stagionali ed a tempo indeterminato. Dopo l'ultimo consiglio di amministrazione ed il rinvio del pre Cipe al 3 novembre, infatti, sono spuntati nuovi nomi interessati a rilevare il pacchetto di maggioranza. Il precedente «cavaliere bianco», come si usa definire il promittente socio di maggioranza, Benito Benedini, infatti, molto amico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha preso tempo di fronte al mancato avverarsi delle promesse di Palazzo Chigi. Ma chi sarebbero i nuovi possibili acquirenti? Le solite fonti bene informate hanno citato due nomi. Solo di uno, però, sono state diffuse informazioni, anche se alquanto scarne. E si tratta di una novità interessante per il Metapontino. Tra i pretendenti al posto di «capotavola» della Cit, infatti, ci sarebbe la Compagnia delle Opere tramite due sue società, Hotel Tourist e Tivigest. Quest'ultima ha già realizzato un villaggio turistico sulla costa di Pisticci, il Ti Blu, di cui ha anche la gestione. Evidentemente, il progetto imprenditoriale tiene conto del fatto che il Gruppo è già presente nella zona e tenta di rafforzare la sua presenza. Il tutto con costi di gestione ridotti e funzionali ad una più economica offerta sul mercato. La Compagnia delle Opere, del resto, è molto vicina a Comunione e Liberazione che nell'arco jonico lucano ha il suo più forte radicamento in Basilicata. Lo stesso candidato alla presidenza della Regione della Casa delle Libertà, Cosimo Latronico, (Forza Italia), già sindaco di Nova Siri ed attualmente consigliere regionale, avrebbe lavorato per essa o per società collegate nel suo periodo di «lontananza» dalla politica attiva sino al «gran ritorno» di qualche mese fa. Riuscirà, allora, il blitz della Compagnia su Cit Holding? L'interrogativo è d'obbligo stante il futuro nebuloso del piano di salvataggio messo a punto dalla banca di affari Livolsi &Partners, gestita dal manager Ubaldo Livolsi, ritenuto «uomo Fininvest». Un piano che passa attraverso i soldi pubblici che dovrebbe mettere a disposizione il Cipe. C'è da dire, a tal proposito, che l'umore, dal pessimismo di pochi giorni fa, è virato all'ottimismo. Fonti del Comune di Scanzano, evidentemente interessate al salvataggio delle due strutture ricettive che insistono sulla costa e all'attuazione di gran parte di un contratto di programma per circa 500 miliardi di vecchie lire, hanno riferito che il Ministero delle Attività produttive avrebbe già definito lo stanziamento che delibererà il pre Cipe del 3 novembre. Fonti che hanno citato, a loro volta, esponenti politici di livello regionale e nazionale. Sarebbero 10 i milioni di euro della prima tranche di finanziamenti che dovrebbero, condizionali obbligatori, essere erogati dal Cipe. Filippo Mele
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