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Massa Carrara. Supermercati e negozi in sciopero

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    giovedì 15 novembre 2007
      Pagina 4 - Massa - Carrara

      Supermercati e negozi in sciopero
        Sabato stop alle commesse e corteo dal Carrefour all’Esselunga
          Rotte le trattative per il contratto I sindacati chiedono un aumento mensile di 78 euro
            MASSA CARRARA. Impiegati dei supermercati e commesse delle boutique sul piede di guerra. Lo stop al contratto scatena la Filcams Cgil e gli altri sindacati di categoria che annunciano per sabato 17 uno sciopero con tanto di manifestazioni davanti Esselunga e Carrefour. «Con un comunicato pieno di falsità, la Confcommercio nazionale - scrive il sindacato di categoria del commercio - ha rotto ieri pomeriggio, a Roma, la trattativa per il rinnovo del contratto del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, scaduto il 31 dicembre 2006 e che interessa quasi 2 milioni di lavoratori».

            «Confcommercio si è rifiutata di entrare nel merito delle richieste - scrivono o sindacatil - la faticosa mediazione raggiunta dopo due incontri ad aprile è stata quella di discutere sia degli avvisi comuni, sia delle richieste della nostra piattaforma. Richieste che prevedevano, tra l’altro un aumento di 78 euro al 4º livello, miglioramenti normativi per il part-time, i contratti a termine e l’apprendistato, attraverso una riduzione della precarietà e una maggiore stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

            «Il confronto sugli avvisi comuni in materia di apprendistato, contratti a termine e contratti di inserimento su cui ci eravamo lasciati a luglio, aveva prodotto un testo già quasi definito, anche se con alcune nostre precisazioni di merito.

            «Se l’avviso comune sul mercato del lavoro non ha visto la luce la responsabilità ricade tutta su Confcommercio che, a un certo punto, ha ritenuto di toglierlo dal tavolo negoziale, magari per “buttarla in politica” e avere poi più libertà per attaccare strumentalmente il governo e Cgil, Cisl e Uil sul protocollo del 23 luglio 2007.

            «Nella riunione del 13 settembre, dopo una decina di incontri in sede di commissione ristretta, Confcommercio ha affermato che la nostra piattaforma era troppo onerosa e che prevedeva un incremento del costo del lavoro del 9% e che senza “concrete contropartite” il negoziato non poteva andare avanti, che non era praticabile “una linea di confronto tradizionale” e che si rendeva necessario un incremento di produttività e un diverso concetto di flessibilità organizzativa.

            «Nell’incontro del 25 ottobre Confcommercio, così come si era impegnata a fare, avrebbe dovuto illustrarci, punto per punto, i “costi economici” e le proprie idee in materia di produttività, flessibilità, ma, con un voltafaccia dell’ultima ora, contravvenendo ad ogni regola di trattativa e venendo meno anche ad un’etica dei rapporti sindacali “si è data alla fuga”, mandando all’incontro una propria “delegazione tecnica” che si è limitata a leggere il comunicato poi dato alla stampa.

            Le segreterie nazionale di Filcams, Fisascat e Uiltucs, dichiarano una giornata nazionale di sciopero (intero turno di lavoro) per sabato 17 novembre (per chi lavora su sei giorni) e venerdì 16 novembre (per chi lavora sui cinque giorni).

            Nella nostra provincia i lavoratori del commercio organizzeranno sabato 17 novembre dalle 9,30 un presidio davanti la Confcommercio di Massa (C/o Carrefour di Massa) per poi trasferirsi davanti l’Esselunga di Massa, viale Roma.

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