7/4/2006 ore: 8:46
Mantova. Sit in dei vigilantes per il contratto
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Pagina 17 - Cronaca E Maroni d? il via libera alla riforma Come annunciato dai comunicati delle segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, i vigilantes chiedevano l’immediata erogazione degli aumenti salariali concordati con le associazioni imprenditoriali e l’emanazione del provvedimento normativo da parte dei Ministeri competenti, per rendere operativa la parte del contratto riguardante la struttura dei turni e dei servizi, e trasparenti le modalit? di partecipazione agli appalti. La firma del ministro del welfare Roberto Maroni ? arrivata a mezzogiorno. Con il decreto, che stabilisce i criteri per l’organizzazione dell’orario di lavoro, si avvicinava la possibilit? di siglare l’accordo con i rappresentanti delle aziende. La partita tra i sindacati nazionali e le controparti ? stata chiusa ieri pomeriggio. L’aumento salariale a regime per i due bienni economici ? di 156 euro per il quarto livello: sul punto l’accordo c’era gi?. Le parti sociali avevano infatti gi? definito i temi per salario e nuova organizzazione, ma la delicatezza del settore richiedeva un supporto normativo emanato di concerto dai Ministeri del Lavoro e dell’Interno. La prima stesura del decreto interministeriale era stata cassata dal ministro Maroni, scettico sul rispetto delle normative che riguardano il personale e sul punto, considerato cruciale, della tariffa di legalit?. Cos? anche le trattative con le associazioni imprenditoriali erano ritornate a un punto morto, spingendo la vigilanza privata a mobilitazione e sciopero. Ieri invece ? stato ratificato l’accordo sulla parte normativa ed economica. ?Avevamo riscontrato - spiega Tiziano Pozzi della Cgil Filcams - la non volont? di dare un seguito alle nostre richieste riguardanti la parte economica. Per quanto concerne il nodo appalti, le aziende committenti sembravano preoccuparsi solo del prezzo e non della qualit? del servizio espresso. Noi ci eravamo opposti a un servizio di portierato disarmato, che non va a tutela dell’utente?. |