M.Guzzonato: «Contratti chiusi per fine anno»
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domenica 9 dicembre 2007
Pagina 16 - Economia & Lavoro
Mauro Guzzonato«Federmeccanica deve fare uno sforzo, non basta la volontà di Montezemolo»
«Contratti chiusi per fine anno»
di Giuseppe Vespo/ Milano
Meno due. Con la chiusura dei rinnovi contrattuali di chimici e bancari si alleggerisce, anche se di poco, il peso delle vertenze da portare a termine per dare a tutti i lavoratori un contratto nuovo. Nella migliore delle ipotesi, auspicano i sindacati, «prima della fine dell’anno» le partite ancora aperte verranno chiuse. Ma, se così non dovesse essere, la battaglia si farà dura e la minaccia dello sciopero generale smetterà di essere una minaccia.
Mauro Guzzonato, segretario confederale della Cgil con incarico alle politiche contrattuali dei settori produttivi, venerdì notte il rinnovo dei bancari e giovedì quello a sopresa dei chimici. Pare che la minaccia dello sciopero generale faccia paura. Comincia a muoversi qualcosa?
«Me lo auguro. La chiusura di queste due vertenze è un fatto importante: per i bancari, perché il contratto era scaduto da tempo. Mentre il rinnovo dei chimici, avvenuto ancor prima della scadenza (31 dicembre, ndr), è una sorpresa. Nel senso che tutti i contratti andrebbero rinnovati prima della loro scadenza, purtoppo non è mai così. Lo dimostra il fatto che il numero dei lavoratori in attesa di rinnovo è enorme. Per questo è troppo presto per tirare il freno: noi puntiamo a chiudere le vertenze aperte entro la fine dell’anno».
È chiaro che in questa partita i metalmeccanici giocano un ruolo decisivo. Per ora resta l’impasse: con i sindacati che chiedono 117 euro e Federmeccanica ferma sulle sue posizioni. Mercoledì prossimo ci sarà un nuovo tavolo. Si troverà un accordo?
«In questo momento è impossibile fare previsioni. Certo, sono stati fatti piccoli passi in avanti, ma così non basta. Ci vuole uno sforzo da parte di Federmeccanica».
Eppure lo stesso presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo e il suo vice, Alberto Bombassei, hanno dichiarato che è necessario chiudere le vertenze sui contratti. Questo avrà un peso anche su Federmeccanica.
«Non credo che basti la volonta di Montezemolo, della Fiat o di altre grandi industrie di chiudere la partita sui contratti. Federmeccanica deve fare uno sforzo di sintesi, un salto di qualità che permetta di superare le difficoltà e le contraddizioni che stanno al suo interno».
E quelle dei sindacati? Alle aperture di Montezemolo o delle grandi industrie sono coincise le critiche ad un sindacato “troppo lento nelle contrattazioni”.
«La lentezza è sinonimo della volontà di trovare il miglior accordo possibile con la controparte. Altra cosa è ammettere che le regole vanno riviste. Quando ci saranno le condizioni, ci concentreremo su come rivisitare le regole e renderle cogenti».
Cioè? Bisogna ripensare la contrattazione?
«Questo è un aspetto strategico per il futuro, che affronteremo da metà gennaio se l’agenda verrà rispettata».
E quali sono i punti in agenda?
«Portare a termine la vertenza aperta col governo il 24 novembre scorso con la presentazione della piattaforma su contratti e distribuzione del reddito, rinnovare i contratti ancora aperti entro la fine dell’anno e avviare una riflessione sul nuovo modello contrattuale».
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