Lsu e redditi minimi, è battaglia
Contenuti associati
INDICE EDIZIONI | Giovedì 5 Dicembre 2002 |
FINANZIARIA
Assemblea e blitz al Senato di sindaci e governatori di tutt’Italia
Lsu e redditi minimi, è battaglia
Iervolino: tagliare i fondi vuol dire 20mila poveri in più a Napoli
CINZIA PELUSO
Contro la Finanziaria va all’attacco il popolo degli amministratori locali. E sbandiera il vessillo del Mezzogiorno. Il federalismo fiscale, se esasperato, rischia di accentuare lo storico gap che divide il Paese. Dalle Regioni meridionali partono violenti critiche a questa «finanziaria centralista e contro il Sud», così come la definisce il governatore della Campania Antonio Bassolino. E approdano sul tavolo del presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzolini. Davanti a Palazzo Madama non sono mancati momenti di tensione quando una delegazione di sindaci e presidenti di Regioni e Province ha tentato di forzare il cordone di polizia e carabinieri all’ingresso del Senato. Scontri verbali e spinte. Ma, alla fine, è stata incassata una promessa. La disponibilità del governo a venire incontro alle richieste delle autonomie. I capitoli del finanziamento agli lsu, i lavoratori socialmente utili, e del reddito minimo di inserimento potrebbero quindi essere rivisti. Se ne riparlerà mercoledì.
Reddito minimo, allarme sociale. È ancora allarme sociale sui tagli dell’assegno di povertà e dei fondi per i lavoratori precari (leggi lsu). Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino torna all’attacco sul reddito minimo di inserimento. Insieme con l’assessore Raffaele Tecce e con Paolo Agostinacchio, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci nonché sindaco di Foggia, ribadisce al sottosegretario al Welfare Grazia Sestini che non si possono tagliare all’improvviso i fondi. Da questi ultimi dipende solo a Napoli il sostentamento di cinquemila famiglie e quindi di oltre 20 mila persone. Intanto i Ds hanno organizzato per oggi una manifestazione a Roma. Mentre i sindacati sparano a zero sulla vertenza degli lsu. «I rappresentanti del ministero dell'economia - denunciano Filcams, Fisascat e Uiltucs - hanno disconosciuto gli impegni dei loro colleghi di governo, precisando che nessun incontro era stato programmato per il 3 dicembre e che sarà il consiglio dei ministri, non prima del 10, a decidere sulla opportunità o meno di stanziare le risorse necessarie per la stabilizzazione degli ex Lsu impegnati nella pulizia delle scuole».
Novità per le province. L'emendamento Grillotti prevede che il disavanzo finanziario per ciascuna Provincia deve essere almeno pari a quello del 2001, migliorato del 7%. Nel disavanzo non saranno però considerati, tra l'altro, i trasferimenti (sia di parte corrente che in conto capitale) dallo Stato, dall'Ue e dagli enti che partecipano al patto di stabilità interno; le entrate che derivano dalla compartecipazione all'Irpef, quelle che derivano dalla dismissione degli immobili e dalla riscossione dei crediti.
La Repubblica delle autonomie.«È nata oggi la Repubblica delle autonomie». Agostinacchio ha uno scatto d’orgoglio all’assemblea delle autonomie. Da tutti viene comunque un unico messaggio: «Non chiediamo solo più soldi, ma soprattutto la possibilità di governare, senza deteriorare il rapporto con i cittadini, i servizi sono infatti a rischio». In particolare Enzo Ghigo, leader della Conferenza dei presidenti di Regione, insiste sulla «priorità sanità».
L’iter della legge.Week end di lavoro per il relatore della finanziaria Lamberto Grillotti. Ciò non toglie che il passaggio della legge dalla commissione all’aula del Senato possa slittare a martedì prossimo. Tra le novità della giornata di ieri il no del governo al condono tombale e a quello edilizio, mentre non scatterà il blocco previsto dal decreto blocca spese, ma solo una comunicazione, per le spese obbligatorie. Via libera invece al piano «Pc ai giovani» per incentivare gli acquisti tra i ragazzi che compiono 16 anni nel 2003. Infine, è stata approvata senza modifiche la proroga dello scudo fiscale.