23/2/2004 ore: 11:06
Livolsi propone al governo un fondo salva-imprese
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venerdì 20 febbraio 2004
Livolsi propone al governo un fondo salva-imprese
La dotazione di capitale e l’identità dei sottoscrittori dovrebbero riflettere, nel progetto del banchiere, l’impegno dell’intero sistema. Livolsi pensa a un fondo da 5-10 miliardi di euro forniti per il 10-15% da Sviluppo Italia, società del ministero dell’Economia, per una quota equivalente dalle fondazioni bancarie e per il resto da privati e investitori istituzionali. Fra questi potrebbero figurare le banche che hanno crediti di più o meno difficile esazione verso imprese nelle quali il fondo abbia deciso di intervenire assieme agli imprenditori destinati a rilevarle. Il gruppo Fossati è interessato a parti della Cirio? Il fondo, ha insistito Livolsi, potrebbe offrire una prospettiva più ambiziosa dello spezzatino del gruppo che fu di Cragnotti. L’idea di Livolsi ha un precedente illustre: l’Istituto per la ricostruzione industriale fondato nel 1933 per evitare il fallimento delle banche e delle grandi industrie. Ma né Livolsi né Palazzo Chigi lo vogliono evocare perché, dopo essere stato per tanti anni il braccio secolare di una politica industriale non di rado lungimirante, è degenerato in strumento costoso di assistenza sociale e consenso politico. M.Mu.
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