Licenziati da Carrefour e reintegrati dal giudice ma da mesi senza stipendio
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ROMA - Sono stati licenziati e poi reintegrati dal giudice, ma da quattro mesi sono ancora senza lavoro e senza stipendio. E' quanto accaduto a 102 dipendenti dell'ipermercato Carrefour Romanina, alla periferia sud-est della capitale. Una storia che ricorda il licenziamento dei tre operai della Fiat di Melfi, anche loro reintegrati dal giudice l'estate scorsa.
«I tre della Fiat hanno fatto notizia, qui sono 102 ma nessuno se n'è occupato», si lamenta Vittorio Pezzotti, segretario della Filcams-Cgil del Lazio. «I media hanno cancellato la vicenda, che per molti aspetti somiglia a quella dei 3 operai di Melfi finiti su tutti i tg nazionali - scrive in una mail una delle lavoratrici licenziate -. Quello di Carrefour è un atteggiamento arrogante, questa multinazionale ha chiuso il 2010 in attivo a discapito di poveri lavoratori senza stipendio da mesi. Nessuno parla di noi, forse ci saremmo dovuti arrampicare sul tetto dell'edificio a ridosso dell'autostrada per avere un po' di attenzione da parte degli organi di stampa? Noi ci troviamo a casa e Carrefour usa personale interinale. E' giustizia questa?».
La storia. Nel novembre del 2009 Carrefour, dopo una prima riduzione di personale varata nel 2007, decide di dimezzare gli spazi dell'ipermercato della Romanina, aperto all'inizio degli anni '90, perché le vendite non vanno bene. Contemporaneamente, visto che non si è trovato un accordo che i sindacati, licenzia 114 persone su 240. Centodue dei dipendenti mandati a casa decidono di fare causa. Nel novembre scorso il giudice dispone il reintegro, ma Carrefour - che ha fatto ricorso contro la sentenza - in sostanza lo ignora.
I sindacati dicono di aver chiesto più volte all'azienda di avanzare proposte ai lavoratori per farli tornare al lavoro e si sono detti pronti anche rivedere i livelli di inquadramento. Ma finora dal colosso francese non è arrivata alcuna risposta. «Si erano riservati di proporci un pacchetto generale ma poi non abbiamo saputo più niente», dice ancora il segretario della Filcams-Cgil. Carrefour a Roma, fa notare il sindacato, non ha solo 5 ipermercati, ci sono anche 60 supermercati (quelli che erano a marchio Gs) dove ci sono difficoltà con il personale. Insomma, il modo per ricollocare i lavoratori licenziati si potrebbe trovare.
Interpellata sulla vicenda, Carrefour si è limitata a confermare «di aver presentato ricorso presso la Corte d’Appello, di cui si attende serenamente un pronunciamento. Il gruppo - ha aggiunto un portavoce - si sta occupando attivamente del caso in oggetto e delle posizioni delle persone coinvolte, auspicando una risoluzione tempestiva e soddisfacente per tutte le parti». Nessun altro commento.
«Il comportamento di Carrefour è inaccettabile - sottolinea ancora Pezzotti - è la più grande società della grande distribuzione: in Italia occupa 26mila persone, come la Fiat. Si presenta come una azienda illuminata e moderna che cerca di conciliare il profitto con la vivibilità. In realtà è piena di precariato, di contratti atipici e c'è un ricorso al lavoro interinale che fa paura».
Intanto i lavoratori - che hanno aperto anche una pagina su facebook - da quattro mesi sono senza lavoro e senza stipendio, nonostante il reintegro deciso dal giudice. «Abbiamo chiesto l'applicazione della sentenza ma non è successo nulla. Ora faremo delle ingiunzioni di pagamento - conclude Pezzotti -. Ma i tempi sono lunghi e intanto ci sono affitti e mutui da pagare».