Legge franchising, primo via libera
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ItaliaOggi (Primo Piano) Numero 072, pag. 3 del 26/3/2003
La commissione industria del senato ha approvato all'unanimità, in sede deliberante, la legge sul franchising. ´Si tratta di un passo importante per regolamentare un settore economico in forte espansione. È una legge semplice, che', ha spiegato il senatore Ds Loris Maconi, ´non limita l'autonomia e la libertà contrattuali delle parti, ma interviene in modo incisivo per dettare regole e offrire garanzie per uno sviluppo corretto del settore. Infatti, prevede che nel contratto siano fornite precise garanzie, in base alle quali devono essere indicate informazioni certe e veritiere sulle caratteristiche, la consistenza e le reali possibilità di sviluppo dell'azienda. Questo per impedire che, come è già avvenuto in numerosi casi, si possano verificare delle vere e proprie truffe in particolare a danno del contraente più debole. Questa legge rappresenta anche una tutela per il consumatore, perché può avere la certezza che al marchio corrisponda la qualità del prodotto offerto, sia nel commercio sia nei servizi. Siamo molto soddisfatti, perché una proposta di legge presentata dai Ds è giunta al traguardo. Il testo finale rappresenta infatti la sintesi del lavoro di tutti i gruppi parlamentari, al quale i Ds hanno dato un contributo determinante'. Il senatore Giampaolo Bettamio (Fi), vicepresidente della commissione industria, parla di un importante aiuto al settore del commercio in un momento di crisi dei mercati internazionali. ´La disciplina del franchising', ha spiegato Bettamio, ´risponde non solo all'esigenza di regolare anche nel nostro paese un istituto prodotto dalla prassi e diffusosi con molta rapidità, ma offre anche al commercio la possibilità di avviare nuove iniziative con maggiore rapidità e possibilità di successo potendo beneficiare dell'esperienza e dell'assistenza del socio originale, come ha dimostrato per esempio la Benetton. Quando il provvedimento andrà in porto', ha sottolineato il parlamentare azzurro, ´anche il diritto italiano verrà allineato ai regolamenti comunitari. Si tratta di un istituto che migliora la distribuzione dei beni e consente di realizzare la rete distributiva senza investimenti onerosi. I nostri commercianti, le pmi, e le cooperative potranno trarne beneficio'. |