3/9/2012 ore: 8:17

Lavoratori delle Terme «Siamo solidali»

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La Filcams vuole precisare la sua posizione sul caso

Vertenza Terme Luigiane: la Filcams Cgil: "evitare strumentalizzazioni e allarmismi"

Il segretario egionale Scarnati: non c`è nessuno tentativo di appropriarsi di vertenze o iniziative organizzate da altri soggetti. La Filcams Cgil Calabria vuole precisare una volta per tutte la sua posizione in merito alla vertenza Terme Luigiane di Guardia Piemontese e lo fa con una nota del segretario regionale Luigi Scarnati. "La segreteria regionale della Filcams Cgil Calabria con riferimento alle note stampa del 3o e 31 agosto pubblicate su Calabria Ora riguardanti la difficile vertenza delle Terme Luigiane ritiene doveroso fare alcune precisazioni onde evitare strumentalizzazioni e allarmismi che non portano alcun giovamento alla risoluzione dei problemi dello stabilimento termale né alle prospettive occupazionali e contrattuali. Premesso che non c`è alcun tentativo da parte della scrivente organizzazione sindacale né tantomeno della Cgil di appropriarsi di iniziative di lotta o di vertenze organizzate da altri soggetti, a correzione di quando erroneamente è stato dichiarato nel comunicato della locale struttura territoriale di giorno 3o, è giusto e doveroso precisare che la Filcams Cgil nella persona del segretario generale Luigi Scarnati ha inteso portare il proprio contributo e la solidarietà ai lavoratori della Sateca sia in occasione di una conferenza stampa tenutasi preso la sede del comune di Acquappesa sia incontrando i lavoratori immediatamente dopo". Inoltre - prosegue la nota "giorno 23 agosto i segretari Territoriale e Regionale hanno incontrato alcuni lavoratori delle Terme concordando una serie di iniziative da tenersi nei prossimi giorni per discutere sia della vertenza in corso che della piattaforma presentata dalla Filcams Cgil per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro".
Il termalismo in Calabria è stato penalizzato dalle decisioni della Giunta Scopelliti con la messa in atto di "politiche di corto respiro che rischiano di mettere in ginocchio non solo le Aziende del settore con i propri dipendenti ma intere economie territoriali che hanno nel termalismo un forte elemento attrattivo dello sviluppo turistico locale". Nel mirino l`ormai famigerato decreto regionale n. 155 del 7 agosto 2012 che "fa torto anche alle positività che questo settore porta pure in termini di mobilità attiva per cure termali verso la nostra Regione. Ci auguriamo che gli impegni verbali assunti dal presidente Scopelliti vengano mantenuti e tramutati in atti concreti e tangibili sia per quanto concerne la modifica del decreto, che taglia del 3o% il budget per gli stabilimenti Termali per l`anno in corso, sia per ciò che riguarda il saldo dei crediti che le aziende termali da tempo rivendicano alle varie Azienda sanitaria provinciale." Anche se la chiusura anticipata dello stabilimento termale di Guardia sembra scongiurata, o
meglio, tale ipotesi non è mai stata realmente veritiera, Filcams Cgil sollecita un repentino e generale cambio di rotta "anche perché durante gli stessi incontri Nazionali con Federterme per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, la stessa Associazione delle imprese del settore ha evidenziato un drammatico calo delle presenze in tutte le strutture italiane, dovuto in gran parte a politiche disincentivanti messe in atto dalle diverse giunte Regionali." Per cercare di far fronte alla situazione la Filcams Cgil "proporrà nei prossimi giorni, alle altre sigle sindacali confederali di categoria e alla stessa Federterme, un`iniziativa congiunta per sollecitare il presidente della Regione Calabria e l`intera Giunta Regionale ad adottare provvedimenti adeguati ed immediati per far fronte alle emergenze sopravvenute."

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