La vigilanza coop resta agli uffici del Lavoro

In attesa delle strutture territoriali del Governo
La vigilanza coop resta agli uffici del Lavoro
Luigi Caiazza
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L'ispezione alle società cooperative continua secondo le procedure previste prima del trasferimento delle competenze dal ministero del Welfare a quello delle Attività produttive. E con una circolare congiunta (n. 16 del 25 marzo scorso) i due dicasteri dettano le istruzioni agli uffici periferici. Le incertezze operative sono sorte dopo il varo del Dlgs 300/99. Infatti, con la riforma dell'organizzazione dei ministeri il decreto aveva, tra l'altro, previsto l'attribuzione delle funzioni dei compiti statali in materia di sviluppo e vigilanza della cooperazione - dal 1947 di competenza del Lavoro - alle Attività produttive. La riforma ha trovato poi applicazione con il Dpcm del 10 aprile 2001, provvedimento che non ha indicato però le modalità sulle competenze a livello locale. Non solo: la legge 2 aprile 2001, n. 142 - contenente norme per la revisione della legislazione sulle cooperative - ha confermato la competenza delle direzioni provinciali del Lavoro. Con l'istituzione degli Uffici territoriali di Governo - anche se da più parti si propende per un "ripensamento" circa la nuova struttura governativa provinciale - la questione non poteva non trovare una soluzione provvisoria in attesa che fossero delineate le competenze statali. La soluzione è stata trovata con la stipula di una "convenzione" tra i due ministeri interessati, firmata il 30 novembre scorso. Per effetto dell'intesa, le Attività produttive dovranno varare le direttive di indirizzo e di coordinamento «attinente alla materia strettamente cooperativistica», d'intesa con il ministero del Welfare; quest'ultimo, invece, continuerà a svolgere, attraverso il coordinamento delle direzioni regionali del Lavoro e le funzioni operative affidate alle direzioni provinciali, le competenze in materia di promozione sviluppo e vigilanza. In particolare, toccherà alle due strutture periferiche del ministero del Welfare svolgere tutta una serie di compiti: promozione e assistenza, riscossione dei contributi, notifica degli accertamenti, iscrizione a ruolo, tenuta delle banche dati, certificazioni e vidimazione dei registri dei commissari liquidatori. Infine, sarà compito dei funzionari (non necessariamente ispettori del lavoro) abilitati e in servizio presso le direzioni provinciali del Lavoro effettuare l'attività di vigilanza presso le società cooperative. Si tratta di ispezione ordinaria obbligatoria, ispezione straordinaria, proposte di gestione commissariale e di scioglimento con nomina del legislatore, o di liquidazione coatta amministrativa, proposta di cancellazione dal registro prefettizio per mancato versamento del contributo biennale. È dunque una soluzione provvisoria, collegata all'istituzione o meno degli Uffici territoriali del Governo. Mercoledí 03 Aprile 2002
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