La Uil denuncia: lavoro sempre più precario E la Cgil lancia la campagna per gli stagisti
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Tra il mese di gennaio del 2009 e quello di giugno del 2010 sono stati attivati nel nostro Paese oltre 14,3 milioni di nuovi rapporti di lavoro. Circa 3,4 milioni sono contratti a tempo indeterminato o contratti di apprendistato mentre per circa 11 milioni la tipologia del contratto ? `debole", ovvero a tempo determinato, collaborazioni, inserimento e altri. Nello specifico abbiamo il 66,3 per cento a tempo determinato, l`8,6 collaborazioni, l`1,2 con le altre tipologie di fronte al 20,8 per cento con contratti standard a tempo indeterminato e il 3,1 per cento apprendistato. In sintesi, nel biennio della recessione globale 2009-2010, il 76 per cento delle assunzioni ? stato fatto utilizzando i contratti temporanei con un evidentissimo declino dei classici contratti standard a tempo indeterminato e relativi diritti incorporati. ? il secondo "Rapporto Uil sulle comunicazioni obbligatorie" a offrire questi preziosi e preoccupanti dati sulle dinamiche nel mercato del lavoro in Italia, un`indagine elaborata sulla base delle assunzioni, le trasformazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro. Secondo la Uil ci? ? segno dell`instabilit? del quadro economico ma anche della nuova via imboccata definitivamente dal mercato del lavoro. Questo vuol anche dire che per i giovani (il cui tasso di disoccupazione ? passato in meno di un decennio da circa il 23 per cento a quasi il 30 per cento) il lavoro continuer? ad essere una porta girevole. Senza stabilit?. Lavoro debole, appunto: terribile, a proposito di instabilit?, che dal "rapporto” si evinca che solo il 18,4 per cento dei contratti cessati hanno avuto una durata superiore a un anno. Fonte di speranza d`integrazione risulta nell`apporto della manodopera straniera, non solo in termini quantitativi ma anche sotto il profilo qualitativo: probabilmente per la forte domanda di servizi alla persona ben il 40,6 per cento dei rapporti con lavoratori non italiani nasce attraverso un contratto a tempo indeterminato. Sempre in merito al mercato del lavoro nel nostro paese ed ai suoi mutamenti ? da segnalare un`interessante iniziativa della Cgil sugli stagisti: un decalogo antitruffa. Mediamente soltanto 9 stagisti su 100 trovano un lavoro, anche se precario, dopo aver fatto uno stage. In verit? possiamo parlare a tutti gli effetti di "stagetruff?`, archetipo dello sfruttamento lavorativo contemporaneo, l`altra faccia del caporalato (similmente a numerosissime cooperative di lavoro, strumentazione sussidiaria post industriale atte a riconfermare la medioevale servit? della gleba e la moderna schiavit?).
Pi? che meritoria quindi la mobilitazione nazionale della Cgil per tutelare gli stagisti e l`entrata delle aziende dei giovani, contro truffe, imbrogli, raggiri, illegalit?. Il punto centrale della campagna ? costituito da un decalogo informativo per difendersi appunto dagli stagetruffa, dallo sfruttamento lavorativo, partendo dal fatto che lo stagista non pu? e non deve sostituire i dipendenti.
Ecco in sintesi le 10 regole elaborate dal sindacato, utili e chiare, quasi una "istruzione per l`uso": 1) stage e tirocinio devono essere fondati su un progetto formativo, definito da una convenzione tra l`ente promotore, l`ente ospitante e lo stagista; 2) gli stagisti devono essere inseriti in (o aver da poco concluso) percorsi formativi; 3) lo stagista ha diritto a un tutor; 4) lo stagista non pu? sostituire personale dipendente; 5) ? consentito un limite massimo di stagisti in proporzione al personale; 6) la durata di uno stage ? commisurata al progetto formativo; 7) lo stage non pu? essere prorogato; 8) lo stagista deve esser messo in condizione di formarsi; 9) allo stagista devono essere riconosciuti
pari diritti rispetto ai dipendenti su servizi-mensa, buonipasto, trasporti, alloggio, assicurazione infortunistica e tutte le norme previste sulla salute e sicurezza; 10) lo stagista ha diritto a un rimborso spese di 400 euro a titolo di borsa di studio. A supporto la Cgil prevede anche l`istituzione di una bacheca online che ospiter? le denunce sugli stage-truffa. A governo e Regioni si chiedono invece efficaci sanzioni per chi non rispetta le regole, rafforzamento dei limiti di durata massima dello stage, numero di stagisti in azienda e divieto di proroga.