
23.06.2003 La Spada nella bufala di Luna
"I nomi e i titoli delle premiate, la severità delle selezioni, l'oggettività dei giudizi, hanno fatto del Premio Bellisario un riconoscimento ambito e qualificante". Huaaaa!
Ci sono misteri inspiegabili. All’inizio di maggio, la Fondazione Marisa Bellisario, dedicata all’illustre manager scomparsa una quindicina di anni fa, ha assegnato alcuni premi a donne che si sono distinte per la loro attività nel campo dell’imprenditoria.
In particolare, per quest’anno, nel settore “Donne e sport” è stata premiata Gabriella Spada, per “Per aver innovato il mercato degli articoli sportivi in Italia introducendo il canale della grande distribuzione; e portato il Gruppo Giacomelli a divenire leader in Italia e terzo player nel settore. Con il suo impegno a capo della società è riuscita a raggiungere l'ambizioso traguardo della quotazione in Borsa”, come si legge sul sito della fondazione Bellisario.
Ora, tenuto conto che: a) la Giacomelli Sport è in amministrazione controllata e ha debiti verso fornitori per oltre 220 milioni di euro; b) che già da marzo sul Sole 24 Ore cominciavano a filtrare voci sempre più circostanziate di crisi dell’azienda. c) che la Giacomelli Sport è stata bersaglio di otto istanze di fallimento da parte di creditori insoddisfatti. d) che Gabriella Spada è stata costretta a lasciare tutte le cariche in seno all’azienda poiché ritenuta responsabile del crack;
tenuto conto di tutto questo mi chiedo ma dove le prendono queste candidate al premio?
Cerco una risposta sul sito della Fondazione Bellisario e trovo la risposta. Recita testualmente il sito: “Nato da un'intuizione di Lella Golfo (presidente della Fondazione), il Premio è cresciuto con gli anni fino a diventare un appuntamento fisso di rilevanza internazionale. I nomi e i titoli delle premiate, la severità delle selezioni, l'oggettività dei giudizi, hanno fatto del Premio Bellisario un riconoscimento ambito e qualificante.
Hahahahaha, hihihihihihi, hhuhuhuhuh.
Andiamo su…Ho letto perfino che, dopo il suo arrivo alla presidenza della Rai, anche Lucia Annunziata è entrata nella lista delle candidate al premio. Ma lei ha rifiutato con la seguente motivazione: “potevate pensarci prima, quando ero direttore dell’agenzia ApBiscom”.
Luna
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