12/5/2010 ore: 11:28

La scelta dell’arbitrato riguarderà tutte le liti

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Giudizio complessivamente positivo sul ddl Lavoro da parte di Confindustria, Rete imprese Italia, Cisl e Uil, mentre la Cgil è pronta a mobilitarsi anche ricorrendo allo sciopero giudicando «insufficienti» le modifiche della Camera su certificazione e arbitrato.
È questo il ventaglio di posizioni emerse nell`audizione al Senato che ha avviato l`esame del Ddl 1167-B/bis, dopo gli emendamenti della Camera in seguito ai rilievi del Quirinale.
Tra oggi e domani inizierà la discussione generale a palazzo Madama in commissione Lavoro per arrivare al voto in aula il 24 maggio, dopodiché il testo tornerà alla Camera in settima lettura. La maggioranza presenterà un emendamento per sterilizzare gli effetti dell`emendamento Damiano (secondo cui la scelta per l`arbitrato avverrebbe di volta in volta, solo al momento dell`insorgere effettivo della controversia): «Attraverso le clausole compromissorie - spiega il relatore, Maurizio Castro (Pdl) - investiamo su un patto sottoscritto da lavoratore e impresa che affidano all`arbitrato la regolazione di tutte le controversie che dovessero insorgere durante il rapporto di lavoro, nel rispetto dei nuovi paletti della Camera».
Confindustria per voce del vicedirettore delle relazioni industriali, Pierangelo Albini, ha confermato il giudizio sostanzialmente favorevole all`articolato, criticando «un eccessivo ricorso a procedure di certificazione che potrebbe penalizzarne l`utilizzo», dal momento che «è prevista una certificazione della clausola compromissoria da parte degli enti bilaterali seguita da un secondo intervento di certificazione dell`effettiva volontarietà da parte del lavoratore».
Per Confindustria è positiva l`introduzione della clausola compromissoria quando il rapporto è stabilizzato (dopo il patto di prova), novità che si aggiunge all`esclusione dell`arbitrato dalle risoluzioni dei rapporti di lavoro: «Pur rispettando la decisione del Parlamento - spiega Albini - consideriamo l`individuazione delle materie un compito da lasciare alle parti sociali». Boccia l`emendamento Damiano la nuova Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani), che plaude per l`articolato sottolineando due novità: «Le parti possono decidere di rendere impugnabile il lodo dell`arbitrato solo per invalidità formali e il lodo in base alla sola decisione delle parti può essere soggetto a un regime di delimitata ìmpugnabilìtà».
La Cgil ha chiesto «una complessiva revisione dell`intero ddl lavoro che non si limiti agli articoli» oggetto del messaggio di rinvio del Quirinale. Il meccanismo di certificazione delle clausole compromissorie per la Cgil è «peggiorativo rispetto ai contratti nazionali», apre la strada a «contratti individuali con diritti differenti per i lavoratori, anche nella stessa azienda». Sull`arbitrato, la Cgil critica che «il ricorso ad arbitri sia una scelta non solo per contenziosi in atto ma anche futuri». Mentre la Cisl considera «essenziale l`applicazione affidata alla contrattazione collettiva attraverso l`accordo interconfederale tra le parti sociali più rappresentative per regolare l`applicazione di conciliazione e arbitrato» Per la Cisl va comunque garantita la funzione di terzietà rispetto alle parti degli organi di certificazione. Posizione condivisa dalla Uil, contraria alla certificazione affidata ai consulenti del lavoro.

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