15/3/2006 ore: 12:07
La Pam cerca di crescere con una politica di alleanze
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Il 2006 dovrebbe essere un?annata molto importante per il gruppo Pam. Arturo Bastianello, amministratore delegato della catena di supermercati, stima che "i ricavi saliranno del 7% circa, con una buona progressione della redditivit?". Quanto al passato recente, i dati di preconsuntivo del 2005 indicano ricavi pari a 2,73 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 122 milioni e un risultato operativo di 53-54 milioni. Il cash flow ? pressoch? coincidente con il margine operativo lordo, confermando la formidabile capacit? di generare cassa di Pam. Relativamente alla posizione finanziaria, Bastianello annuncia che "una volta ceduta la propriet? del centro commerciale di Roma Lunghezza avremo un indebitamento pari a zero". E puntualizza poi che la cessione del polo commerciale romano "? gi? stata definita con Ing". Numeri che chiamano a un quesito quasi ovvio: le famiglie Bastianello, Dina e Giol fondatrici del gruppo Pam intendono valutare la possibilit? di aprire il capitale della holding chiamata Gecos? "Per ora non abbiamo questa necessit? - risponde l?amministratore delegato - perch? disponiamo di liquidit? e, inoltre, perch? contiamo anche su partners di primaria importanza interessati a lavorare con noi per l?apertura di nuovi centri commerciali". Non si tratta di una preclusione, di una avversione all?ingresso di soci di capitale. Tant?? che, riguardo ai destini di Nuance Group, che fa capo al 50% a Gecos e al 50% a Stefanel, Arturo Bastianello osserva che "l?azienda ? senz?altro quotabile nell?arco di un triennio. Ma potremmo anche valutare, in alternativa alla Borsa, l?ingresso di fondi di investimento in modo da perseguire una politica di espansione, di acquisizioni, di alleanze su scala internazionale con altri operatori del settore aeroportuale. La vicenda dell?intesa fra Autogrill e Aldeasa insegna che gli spazi ci sono. Di sicuro sapremo cogliere le opportunit?, perch? Nuance ha notevoli potenzialit? di sviluppo". Non ne deriva, peraltro, che la partita Nuance sia tutta in discesa, posto che Stefanel e Gecos - dopo avere rilevato due anni fa il maggior retailer aeroportuale mondiale dal fallimento di SwissAir - sono stati chiamati a una radicale opera di ristrutturazione, razionalizzazione dei costi e delle attivit?. I numeri ne fanno fede, dato che i ricavi del 2005 sono consistiti in 783,6 milioni di franchi svizzeri e il margine operativo lordo in 10,6 milioni. Nell?attesa che maturino condizioni e motivi per operazioni di finanza straordinaria - riguardo a Nuance, secondo insistenti rumors di ambiente finanziario, gi? nel 2007 potrebbe scattare la quotazione - il gruppo Pam procede nella realizzazione di un piano di sviluppo fondato sull?autofinanziamento. Il piano prevede, per il triennio 2005-2007, investimenti per un miliardo di euro. Circa met? di tale somma ? gi? impegnata in cantieri attualmente in corso. I programmi prevedono l?apertura di 4 nuovi ipermercati e 2 supermercati quest?anno, mentre nel 2007 gli impermercati a marchio Panorama dovrebbero crescere di 2 unit? e i supermercati Pam di ulteriori 4-5 punti vendita. La rete di hard discount del gruppo, che reca le insegne In?s, dovrebbe essere ampliata di 25-30 unit? sia nel 2006 che nel 2007. "Mai nella nostra storia abbiamo avuto una simile impennata di inaugurazioni e, quindi, di incremento potenziale del fatturato" rimarca Bastianello ricordando che gli ipermercati attuali sono 18, i supermercati 105, gli hard discount 240. Numeri in forte sviluppo, tanto pi? tenendo conto che dall?anno venturo entreranno nell?area di consolidamento anche gli 80 supermercati a marchio "Dimeglio" e i 45 hard discount "Ildi" di recente acquisiti da Pam in Friuli. Ma ci sono dossier di altre acquisizioni allo studio? L?amministratore delegato risponde che "in Italia ? sempre pi? difficile trovare aziende di qualit?, per questo abbiamo elaborato un piano di crescita organico. Se poi incidentalmente dovessero emergere valide opportunit? non le mancheremo, disponendo di know-how, di partnership finanziarie e di risorse proprie del tutto adeguate a vestire una parte da protagonista nel processo di concentrazioni che interessa il settore della grande distribuzione italiana". |