14/7/2006 ore: 12:10
La mappa delle affinità politiche di casa Cgil
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SINDACALIA. LE DIFFERENTI SINISTRE CHE ANIMANO CORSO D’ITALIA La mappa delle affinit? politiche di casa Cgil I (pochi) riformisti doc. Allora, forse, si pu? pensare che ci si riferisca alla ormai acclarata divisione tra sinistra “riformista” (Ds e Margherita, nemmeno tutta, e rimasugli socialisti) e sinistra “radicale” (Prc, Pdci, Verdi, etc.), parlando di “equivicini” cigiellini. Macch?. I riformisti, in casa Cgil, scarseggiano. Certo, c'? Achille Passoni, ieri uomo-chiave della Cgil di Cofferati (con Carlo Ghezzi, ora presidente della Fondazione Di Vittorio) segretario confederale “forte” che, all'ultimo congresso dei Ds (quello di Roma), capeggi? il gruppo dei 22?, singolare - e presto abortita - via di avvicinamento della (ex) sinistra interna (area Correntone) al ?centro? fassiniano. Certo, c'? Nicoletta Rocchi, segretaria confederale ed ex leader dei bancari, donna ?forte? (insieme alla vera “numero due” di Epifani, Carla Cantone) e riformista doc, dalle simpatie dalemian-fassiniane. Certo, ci sono i riformisti storici, quelli che, con indomito coraggio in una Cgil governata allora con pugno di ferro dal Cinese, diedero vita al ?gruppo dei 49? al penultimo congresso dei Ds (quello di Pesaro del 2001), e cio? il presidente dell'Ires-Cgil Agostino Megale, l'ormai ex presidente dell'Inca Aldo Amoretti (il quale, polemicamente profetico, all'ultimo congresso della Cgil disse: ?Guardate che anche con un governo amico, di centrosinistra, ci sar? ben poco da concertare?) e l'ex segretario della Camera del Lavoro di Milano, culla del riformismo doc, Antonio Panzieri, oggi eurodeputato della Quercia. In teoria, ci sarebbe lo stesso Guglielmo Epifani, di chiara schiatta socialriformista, ieri vicesegretario generale della Cgil di Cofferati e da lui designato ad erede, ora leader del sindacato pi? rosso d'Italia. Ma Epifani fa caso a s?. Meglio dire, per ora, delle categorie ?riformiste? per eccellenza, quelle che il Riformista defin? ?i bulgari di Epifani e che sono, da sempre, invise alla sinistra interna: i tessili di Valeria Fedeli, i trasporti di Fabrizio Solari, la Filcem (fusione di chimici ed elettrici) di Alberto Morselli. E, naturalmente, va menzionato il vero ?astro nascente? del riformismo cigiellino, il giovane e neo segretario della Camera del Lavoro di Milano Onorio Rosati. Uno che, alla Fiom di Rinaldini e Cremaschi come alla ?sinistra-centro? di Paolo Nerozzi (segretario confederale con delega sul pubblico impiego, area Mussi) e al leader della Funzione Pubblica Carlo Podda (idem) non piace proprio nulla. |