9/5/2007 ore: 10:28
La lotta all’evasione dà buoni frutti
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Pagina 2 - Economia/Oggi La lotta all’evasione dà buoni frutti CONTROLLI I controllori del fisco fanno centro: il 95% delle verifiche è andato a segno nell’anno appena trascorso. Risultato: le somme incassate dalla lotta all’evasione sono aumentate del 49% nell’anno appena trascorso. A rivelarlo il direttore dell’Agenzia delle entrate Massimo Romano. Grazie a questi sforzi sono entrati nelle casse dello Stato 3,464 miliardi, oltre un miliardo in più dei risultati del 2005. E anche i primi mesi del 2007 fanno ben sperare, tanto che Romano ritiene raggiungibili gli obiettivi della Finanziaria: 7 miliardi di euro recuperati all’evasione. Risultato ambizioso almeno quanto quello che riguarda le nuove strategie che le Entrate si danno: puntare sulla prevenzione piuttosto che sulla punizione. Insomma, una sorta di «fisco amico» che ti consiglia di non uscire dai binari: per l’Italia sarebbe una rivoluzione copernicana. Le buone notizie sulle entrate si affiancano a quelle sui conti. Romano Prodi ieri non ha nascosto la sua soddisfazione e il suo «orgoglio» per il risanamento avviato. «Siamo usiti dall’emergenza. Dalla polmonite siamo passati alla buona salute - ha detto - Ho adottato una strategia severa per la finanza pubblica. Ci rendevamo conto dell’elevato prezzo politico da pagare, ma i risultati ci sono stati. Tutti, dall’Ue all’Fmi a Moody’s hanno approvato e sostengono la nostra azione». Quanto alla ripresa economica, il premier si dice certo che «il Paese ce la farà». L’iniezione di risorse c’è stata: il taglio del cuneo fiscale vale a regime 7 miliardi, ricorda Prodi. «Ci auguriamo che le risorse vengano investite in innovazione e ricerca». Insomma, una strigliatina alle imprese proprio alla vigilia del «match» più importante con le parti sociali: quello sulle pensioni. Oggi alle 10,30 Prodi, Cesare Damiano, Tommaso Padoa-Schioppa e Enrico Letta presenteranno ai sindacati (non interverranno i segretari generali) il piano del governo. Indiscrezioni della vigilia rivelano che sul documento compariranno solo titoli generici. Non sarà indicata né una cifra precisa sull’età pensionabile, né la parola «coefficienti di trasformazione». Si preferiranno formule del tipo: sostenibilità finanziaria del sistema, o «ritorno alla Dini». Insomma, quello di oggi sarà solo un primo approccio che farà da preludio ai tavoli tecnici, dove si valuteranno i dettagli. Per ora la politica si mantiene distante da toni troppo polemici. Anche se ieri, partecipando ad un convegno, Padoa-Schioppa avrebbe affermato che il sistema previdenziale è bilanciato solo se si incorporano tutte le misure previste sia dalla Dini che dalla Maroni. Tradotto: coefficienti ed età per l’anzianità più alta. Ma il duello sulla previdenza è destinato ad infiammarsi solo dopo la prova elettorale delle amministrative. Per ora resta la soddisfazione per la tenuta dei conti. Sul fronte fiscale, quello più in attivo, nei primi quattro mesi del 2007 c’è da registrare l’impennata delle indagini finanziarie. «Su tutto il territorio nazionale - riferisce il direttore dell'Agenzia delle Entrate - sono in corso specifiche attività dirette a contrastare fenomeni di frode o di più marcata evasione». Per quanto riguarda gli studi di settore, l’Agenzia spedirà tra maggio e giugno 120 mila segnalazioni «per evidenti anomalie nei dati contabili o in altri comportamenti sui redditi 2005, allo scopo di evitare che proseguano dando luogo a un accertamento». Quanto invece all’anagrafe die conti correnti, Romano rivela che sono circa 300 milioni i rapporti inviati, dei quali 210 già pervenuti e il resto in corso di trasmissione. |