21/7/2006 ore: 11:34

La Cisl prova a sfuggire alla tenaglia Cgil-governo

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    venerd? 21 luglio 2006



    SINDACALIA. TRA MEETING E FONDAZIONI
      Di Ettore Colombo
        La Cisl respinge l’idea del grande centro
        E prova a sfuggire alla tenaglia Cgil-governo
          Altro che ?voglia di grande centro?. La verit? ? che la Cisl si sente ?stretta? da una manovra a tenaglia che vede come protagonisti da un lato il governo, specialmente l’asse Prodi-Bersani-Padoa Schioppa e dall’altro la Cgil, le coop rosse e Confindustria. S?, proprio Confindustria. Sono loro, questi poteri ?reali? del Paese, pi? o meno forti che siano, che - temono i cislini - ?cercano di stringerci in una morsa?, frenano - a loro dire - sulle iniziative da prendere contro le manovre economiche del governo e che ?vorrebbero farci ingurgitare liberalizzazioni finte e Finanziarie pesanti senza fiatare?.

          Ragionano in questi termini fonti ben accreditate che si muovono a cavallo tra la galassia cislina e quella ecclesiale (nel senso della Cei di Ruini) e rispondono in questi termini se gli si pone la questione delle presunte mosse che vedrebbero la Cisl tra i protagonisti di una manovra finalizzata a disarcionare l’antipatico Prodi, l’odioso Padoa Schioppa (?amico del giaguaro?, cio? dei poteri forti del Paese, come lo ha definito il leader cislino Bonanni) e il governo - ai loro occhi o almeno cos? si presume - pi? inviso della Seconda Repubblica. Quello che somma alla sinistra riformista (Ds e Margherita) la sinistra radicale (Verdi, Pdci e Prc), dimenticando o trascurando ?il centro?. E questo sarebbe il sogno segreto di ogni cislino, ?rifare il centro?.
            La teoria in oggetto trova largo spazio, in questi giorni pre-estivi, sui grandi giornali. L’agosto del 2005, per dire, si parl? molto di ?grande coalizione?, idea che non dispiaceva a molti, Cisl in testa, allora lanciata dall’ex commissario europeo Mario Monti, figura bipartisan a cui molti analisti prefiguravano un futuro da super-ministro dell’Economia. Come ? andata ? sotto gli occhi di tutti: sulla poltrona di via XX settembre siede, appunto, ?l’amico del giaguaro?, quel Padoa Schioppa che ? riuscito a siglare una (mezza) pace armata con Epifani e la Cgil, ma che non riesce proprio a venire a capo dei fremiti e dei messaggi obliqui provenienti da via Po, sede della Cisl di Bonanni. Tanto da essere sbottato, non molti giorni fa, con i suoi: ?Ma cosa vuole, la Cisl?!?. ?Rifare il centro? ? la risposta obbligata che fa capolino da pi? parti. A dire la verit?, anche Enrico Cisnetto - un altro libero pensatore che non dispiace ai cislini - si d? molto da fare, in questo periodo, con i suoi convegni sulla ?Terza Repubblica?. Uno di quei temi che i cislini adorano, discussione sulle ?riforme? in testa, nonostante il ?no? secco pronunciato al referendum sulla devolution. E, a fine agosto, si terr? a Rimini il Meeting, altro luogo topico per chi “ama” il centro.
            Uno dei ?testimonial? del Meeting sar? proprio l’ex leader della Cisl Savino Pezzotta, che prender? parte anche a un convegno organizzato dai circoli folliniani dell’Italia di mezzo il prossimo 24 luglio. Pezzotta ? anche uno dei protagonisti di ?Reti in opera?, la “rete delle reti” dei cattolici sociali italiani, e avr? un ruolo di rilievo nel convegno ecclesiale della Cei che si terr? a Verona in ottobre. Ma l’orso bergamasco ha un orizzonte dichiarato da tempo, quello del partito democratico. La Cisl in parte s? (il segretario generale aggiunto Baretta) e in parte no (il segretario generale Bonanni). Molto pi? interessante, per i cislini ?neocentristi?, saranno gli incontri e la ?Fondazione? (ancora senza nome, ma legata a doppio filo a quelle europee Schumann e Adenuaer) che il Movimento cristiano dei Lavoratori guidato da Carlo Costalli, buon amico di Bonanni come del “numero tre” cislino Santini, lancer?. Quando? A fine agosto, ovvio. Poco prima del varo della Finanziaria, su cui la Cisl gi? da ora promette battaglia.

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