3/7/2007 ore: 10:17
La cassa sanitaria Est minaccia la rivalsa
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Pagina 30 - Norme e tributi La querelle - Iscrizione obbligatoria minaccia la rivalsa Sull'obbligatorietà dell'iscrizione a Est dei lavoratori (esclusi quadri e dirigenti) delle aziende che applicano i Ccnl sottoscritti da Confcommercio,Fipe, Fiavet, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil è intervenuto, a dicembre, il ministro del Lavoro con una risposta a un interpello (il n.7573). Secondo il Lavoro le clausole istituite dai fondi di assistenza sanitaria integrativa non comportano l'obbligatorietà dei versamenti dei contributi e la mancata contribuzione non fa venir meno i benefici normativi e contributivi previsti dall'articolo 10 della legge 30/03. Ora Est passa al contrattacco e difende la tesi dell'obbligatorietà dell'iscrizione. In primo luogo afferma che i pareri dei ministri sono privi di valenza giuridicamente vincolante (Cassazione; 24 maggio 06 n.122238), essendo pacifico che «l'interpretazione dei contratti collettivi di diritto comune è riservata al giudice di merito». Inoltre, il fondo afferma che la posizione ministeriale non è condivisibile: -con riferimento al criterio adottato per distinguere la riconducibilità di una clausola alla parte normativa, a quella economica o a quella obbligatoria di un Ccnl; |