30/5/2006 ore: 10:58
La cantata della Cgil è come un film
Contenuti associati
Pagina 27 - Spettacoli MUSICA & SINDACATO c’? chi lavora e non buca la folla Laura Valentina Sacco, ricercatrice, Tommaso Cacciari, precario, Anna Lepore, formatrice immigrati, Renzo Fanfani, prete operaio, Cristina Presutti, operatrice del canile, e poi Moussad Tonaud, operaio, Antonio Mondo, avvocato di strada. Cento gigantografie di volti accolgono lo spettatore all'Auditorium di Roma per la Festa dei Cent'anni della Cgil tenuta domenica scorsa: sono cento facce come Tommaso De Fazio, operaio dell'inclita Mirafiori che si fa riprendere sullo sfondo del celeberrimo quadro di Pelizza da Volpedo, Il Quarto Stato. Sono quelli che non bucano la folla, e per cui un secolo fa ? nata la Confederazione generale italiana del lavoro. Ed ? stata una festa - se vogliamo - delle persone ordinarie, alla presenza di Roberto Benigni, Guglielmo Epifani, Arnoldo Foa, Carlo Lizzani e Citto Maselli. Come ci aspetteremmo da Piovani, la musica ha forti ascendenze cinematografiche con temi ricorrenti, timbrati di pop e non si nega alla nitida didascalia sonora. Senza ossessivit?, il semplice linguaggio scorre non impetuoso ma aprendosi a episodi solistici - il violoncello di Luca Pincini e la chitarra elettrica di Nanni Civitenga. ?Solo perch? intorno a me / cantavano quei martelli…? esordisce il testo, che per ripetizioni dagli schiavi di Spartaco ?sogna di volare? attraverso il mondo del lavoro: ?l'uno maggio? a Chicago 1886, Di Vittorio, Charlot di Tempi moderni, lo sciopero, l'odore di frittelle. I cantanti si palleggiano la storia con la voce recitante, e Proietti la racconta come una fiaba, trasformandosi in nonno Gigi. ?Due sono meglio di uno solo. In due ? met? la fatica, se uno cade il compagno lo rialza. Guai a chi ? solo?: scioglimento lineare, per una Cantata che non si risparmia una lieve canzonetta conclusiva - Cantano da un secolo, bissata per gli applausi del pubblico. Nessun mitologismo, poca ambizione apparente, evidente la pretesa allo stile semplice, letterario e musicale per una leggera aria familiare, della casa di quella gente in gigantografia che campeggia all’entrata. La Cantata dei Cent'anni, che potrebbe essere con qualche vantaggio accorciata di una decina di minuti, sar? replicata il 4 giugno a Macerata, il 2 luglio a Siracusa, poi a Matera e Bari, il 25 agosto a Ravenna, l'8 settembre a Trieste. |