26/1/2004 ore: 10:45

L’impero di Bernardi, dalla Postalmarket alle mire su Giacomelli

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MF - Borse & Borsini
Numero
016, pag. 11 del 23-01-2004
di Manuela Brambati

L’impero di Bernardi, dalla Postalmarket alle mire su Giacomelli

Un fatturato di oltre 200 milioni di euro all’anno attraverso una rete di negozi, un patrimonio immobiliare di circa 170 milioni di euro, l’acquisizione di appena qualche mese fa di Postalmarket per 40 milioni. E due offerte presentate per Giacomelli e Ferri logistica.

Il gruppo Bernardi che fa capo alla famiglia Di Tommaso, con il quartier generale vicino a Udine, si sta costruendo velocemente un piccolo impero fatto di 150 negozi concentrati principalmente nel Nord Italia per uomo, donna e bambini e che punta a rilanciare il noto marchio specializzato nella vendita per corrispondenza rilevato in fase di amministrazione straordinaria la scorsa estate. Martedì prossimo, l’amministratore unico Riccardo Di Tommaso presenterà nel corso di un incontro il nuovo catalogo generale per l’Italia in uscita in questi giorni. Tra le novità: un’edizione ogni tre mesi, una nuova politica di prezzi e di gamma, e nuove scelte commerciali e logistiche per la creazione del cosiddetto negozio virtuale con i reparti donna, uomo, bambino, intimo, tessile-casa, benessere, casalinghi e piccoli elettrodomestici. Nel frattempo, spiega a MF Di Tommaso, «abbiamo presentato a fine del 2003 un’offerta vincolante per l’affitto del ramo d’azienda di Giacomelli». Quello che interessa all’imprenditore sono gli oltre 100 punti vendita della catena di distribuzione sportiva finita in Prodi-bis. Il gruppo Bernardi è pronto a mettere sul piatto circa 6,5 milioni di euro al mese per l’affitto dei negozi e il pagamento dello stipendio dei dipendenti. Oltre a questo potrebbe sborsare altri 600 mila euro per contribuire alle spese di procedura. L’obiettivo dell’azienda è potenziare la rete di negozi in Italia e sbarcare all’estero, anche se i punti vendita Giacomelli fuori dai confini italiani (erano molto presenti nell’Est Europa) stanno chiudendo progressivamente dal momento che non hanno il paracadute dell’amministrazione straordinaria come in Italia.

Nei progetti di Di Tommaso c’è anche l’integrazione di Giacomelli con il nuovo asset rappresentato da Postalmarket. Al momento le offerte vincolanti sul tavolo dello studio legale Franzosi-Dal Negro alla fine del 2003 sono quasi una decina. Entro febbraio si dovrebbe sapere su chi ricadrà la scelta per cercare di risollevare le sorti dell’azienda sportiva attualmente gestita dai tre commissari straordinari Elio Blasio, Antonio Bertani e Guido Tronconi.

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