7/9/2007 ore: 9:50
Italia all’ultimo posto per la spesa sociale
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Pagina 15 - Economia & Lavoro Italia all’ultimo posto per la spesa sociale INDIETRO L’Italia destina poche, pochissime risorse per famiglia, maternità, disoccupazione e disagio sociale. Così il Bel Paese aggiunge alla maglia nera europea per la pressione fiscale anche quella per la spesa sociale più esigua e più sbilanciata. A sostenerlo è la Cgia, l’organizzazione degli artigiani di Mestre, che sul tema ha svolto un’indagine. Una sconfitta che pesa maggiormente - afferma Cgia - se il confronto avviene con i paesi più importanti e più vicini dell’Unione. E così, mentre nella penisola il valore procapite della spesa sociale arriva a quota 6.269,5 euro, nel Regno Unito si aggira intorno ai 7.690 euro, in Germania ai 7.900 e in Francia addirittura a 8.337 euro. Una debacle anche rispetto alla media rilevata nell’Ue, dove la spesa sociale è pari a 7.155,4 euro. Secondo i dati Cgia per pensioni di anzianità e vecchiaia nel 2004 la spesa pro capite è stata in Italia di 3.843,2 euro, per la sanità 1.623,8 euro, per gli invalidi 382,4 euro, per la maternità, l’infanzia e la famiglia appena 275,9 euro, per la disoccupazione 125,4 e per il disagio sociale 18,8 euro. «Quel che colpisce - dice il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - è che le quote più consistenti vengano assegnate a pensioni di anzianità e vecchiaia, mentre poco o nulla resta a problemi decisamente prioritari per il nostro Paese. Parlo della sanità, della famiglia, delle pesanti questioni legate alla disoccupazione e al disagio sociale». L’Italia resta al palo nella Ue soprattutto per le risorse destinate alla sanità e alla tutela della salute: 1.623 euro procapite la pongono come fanalino di coda sia rispetto alla media dell’Unione europea (2.027 euro) sia rispetto a Regno Unito (2.339 euro), Germania (2.149 euro), e Francia (2.498 euro). Lo stesso vale per il sostegno della disoccupazione e dell’invalidità. Davanti ai 18,8 euro della spesa procapite italiana per il disagio sociale (le mense per i meno abbienti, i centri di accoglienza, e altro), si contrappongono i 366 della Francia, i 197,6 della Germania e addirittura i 492 del Regno Unito. La media europea è molto superiore a quella nazionale (250,7 euro). |